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IMMIGRAZIONE: PETIZIONE, «PERMESSO TEMPORANEO AI PROFUGHI DALLA LIBIA»

Si intitola «Diritto di scelta» ed è una petizione per chiedere «l’immediato rilascio di un titolo di soggiorno umanitario attraverso l’istituzione della protezione temporanea (art 20 TU) o le altre forme previste dall’ordinamento giuridico» ai 25.000 richiedenti asilo provenienti dalla Libia, oggi ospitati all’interno del Piano di accoglienza affidato dal governo alla Protezione civile. Una richiesta più volte condivisa nel mondo cattolico, dalla Caritas al Centro Astalli. Centinaia di enti in tutta Italia, comprese molte Caritas diocesane, stanno infatti provvedendo dallo scorso anno alla loro ospitalità. “Pur provenendo dalla Libia – si legge nella petizione -, sono nati in Somalia, in Eritrea, in Ghana, in Nigeria, nel Mali, nel Ciad, in Sudan, in Costa d’Avorio, in Bangladesh o in Pakistan, per questo rischiano di vedere rigettata la loro domanda d’asilo dalle commissioni territoriali che già stanno procedendo al diniego nella stragrande maggioranza dei casi. I ricorsi, molto onerosi, non saranno comunque in molti casi sufficienti, così, dopo aver subito la violenza delle torture libiche o la minaccia dei bombardamenti, il destino di migliaia di persone rischia di essere l’irregolarità”. Tra i primi firmatari: mons. Luigi Bressan, vescovo di Trento, don Luigi Ciotti, Gino Strada, Elio Germano, Moni Ovadia, don Dino Pistolato, don Davide Schiavon. (Sir)