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IX CONGRESSO FISM: RUINI, «SCUOLE MATERNE CATTOLICHE, PRESENZA CONSOLIDATA, RICONOSCIUTA, APPREZZATA»

“La riforma dell’autonomia e il riconoscimento della parità giuridica ed educativa responsabilizzano le comunità educative ad agire in armonia con gli indirizzi normativi generali, sapendo nel contempo tradurre con creatività il proprio progetto di ispirazione cristiana in precisi impegni, in percorsi, in obiettivi rispondenti ai bisogni delle bambine e dei bambini frequentanti”: lo ha detto questo pomeriggio il presidente della Cei, card. Camillo Ruini, intervenendo all’apertura dei lavori del IX Congresso nazionale della Fism (Federazione italiana scuole materne), che ha per tema “Fism, trent’anni. Identità, professionalità per una piena parità”. “Tale prospettiva – ha aggiunto Ruini – impegna le scuole materne sia sul versante ecclesiale che su quello civile, in uno sforzo costante di mediazione, di incarnazione del messaggio evangelico, di testimonianza dell’umanità nuova in Cristo Gesù”.

A proposito del compito specifico delle scuole materne, il presidente della Cei ha aggiunto: “Le politiche dell’educazione del nostro Paese si propongono l’obiettivo di assicurare la ‘generalizzazione’ dell’offerta formativa infantile. Auspico che l’obiettivo sia ottenuto e definito tenendo in debito conto le scuole autonome e paritarie non statali, e ciò non solo allo scopo di rispettare il diritto di scelta delle famiglie, ma anche al fine di valorizzare a pieno un’esperienza pedagogica consolidata, riconosciuta e apprezzata”.

Alla Fism aderiscono circa 8 mila scuole, cattoliche o di ispirazione cristiana, presenti in oltre 4200 comuni e che sono frequentate da 550 mila bambini (oltre il 43% di quelli in età tre-sei anni). Il presidente della federazione Giuseppe Totaro ha detto che “va adeguatamente riconosciuto e tutelato il servizio pubblico svolto dalle scuole materne non statali”, mentre il segretario nazionale Luigi Morgano ha ricordato che la parità introdotta dalle recenti riforme “deve comportare l’equità nell’accesso al sistema, senza condizionamenti economici non solo per gli alunni, ma anche per il personale docente”.Sir