Italia

Il governo Monti ha giurato. Ecco chi sono i ministri

Nel pomeriggio di mercoledì 16 novembre il presidente del Consiglio Mario Monti ha giurato al Quirinale nelle mani del capo dello Stato Giorgio Napolitano. Dopo di lui è toccato ai ministri del suo esecutivo leggere, uno dopo l’altro, la formula di rito. Alla cerimonia del giuramento, che si è svolta nel salone delle feste, mancavano due ministri, quello degli esteri, Giulio Terzi di Santagata e della Difesa, Giampaolo De Paola perché impegnati all’estero. Il loro giuramento si svolgerà domani.

Ecco chi sono i nuovi ministri (12 con portafoglio e 5 senza portafoglio). Mario Monti si è mantenuto l’interim dell’Economia.

Ministro dell’Interno: ANNA MARIA CANCELLIERI

Classe ’43, nata a Roma, ha iniziato a lavorare a 19 anni presso la presidenza del Consiglio. Laureata in Scienze politiche, nel ’72, a Milano, inizia la carriera al ministero dell’Interno, e nel 1993 è nominata prefetto (lo è stata di Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania e Genova). Nella città siciliana ha ricoperto anche il ruolo di commissario del teatro Bellini. In pensione dal 2009, è attualmente commissario prefettizio a Parma dopo l’abbandono di Pietro Vignali. E’ stata commissario straordinario a Bologna per 15 mesi, traghettando il Comune dallo scandalo che travolse Delbono per il «Cinzia-gate», fino alle elezioni del maggio scorso, vinte da Virginio Merola.

Ministro degli Esteri: GIULIO TERZI DI SANT’AGATA

Giulio Terzi di Sant’Agata (Bergamo, 1946), ambasciatore italiano a Washington dal 1° ottobre 2009, si è laureato in Giurisprudenza a Milano, con specializzazione in Diritto Internazionale. Durante i primi anni al Ministero degli Affari Esteri è stato responsabile al Cerimoniale della Repubblica e per le visite ufficiali delle delegazioni del Governo Italiano all’estero. Nel 1975 gli è stato affidato l’incarico di Primo Segretario per gli affari politici all’Ambasciata italiana a Parigi. Ha ricoperto il ruolo di Consigliere Economico e Commerciale in Canada per quasi cinque anni. E’ stato Console Generale a Vancouver durante l’Expo86, dove ha promosso importanti eventi per il commercio e la cultura italiana. Nel 1987 è tornato a Roma per prestare servizio presso la Direzione Generale degli Affari Economici, dove si è occupato soprattutto di nuove tecnologie. Il suo successivo incarico all’estero è stato a Bruxelles, dove ha ricoperto la carica di Consigliere Politico presso la Rappresentanza d’Italia presso la NATO, in un periodo particolarmente impegnativo segnato dalla fine della guerra fredda, dalla riunificazione della Germania e dalla prima guerra del Golfo. Dal 1993 al 1998 è stato a New York presso la Rappresentanza d’Italia alle Nazioni Unite, dapprima come Primo Consigliere per gli affari politici, e successivamente come Ministro e Vice Rappresentante Permanente. è stato Ambasciatore d’Italia in Israele tra il 2002 e il 2004. Dal 20 agosto 2008 al 30 settembre 2009, ha ricoperto la carica di Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York, dove ha guidato la delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza durante l’ultimo periodo del biennio italiano come membro non permanente nel 2007-2008, concentrandosi in particolare sull’Afghanistan e su questioni umanitarie e di protezione dei civili nei conflitti.

Ministro della Giustizia: PAOLA SEVERINO

Napoletana, avvocato penalista, dal maggio 2006 è Vice rettore della LUISS “Guido Carli” di Roma. Il nuovo ministro della giustizia è stata consulente di numerose società, banche ed associazioni di categoria. Laureata in giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma con votazione 110/110 e lode, vanta un curriculum con un lunghissimo elenco di cattedre di diritto penale pubbliche e private, compresa quella presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Dal 30 luglio 1997 al 30 luglio 2001 ha rivestito la carica di vice presidente del Consiglio della Magistratura Militare. E’ stata relatrice in numerosi convegni ed incontri scientifici sui temi del Diritto penale e del Diritto penale commerciale, nonché membro di varie Commissioni ministeriali per la riforma della legislazione penale e processuale penale. Nel 2001 ha vinto la classifica dei manager pubblici più ricchi. Nell’elenco era finita in quanto vicepresidente (e donna, per la prima volta nella storia), del Consiglio della magistratura militare. Il reddito allora dichiarato era di 3,3 miliardi di lire. Come avvocato penalista ha lavorato nell’entourage di Giovanni Maria Flick, che sarà poi nominato ministro della Giustizia nel governo di Romano Prodi. Ha difeso lo stesso Prodi nel processo Cirio. Ma anche Giovanni Acampora, legale della Fininvest coinvolto nel processo Imi-Sir. Ha ricevuto, il Premio «Marisa Bellisario 2009» dedicato al tema delle «Donne per una giustizia giusta» anche per essere stata la prima donna nominata Ordinario di Diritto penale in Italia e a ricoprire la carica di vice presidente del Consiglio della Magistratura Militare.

Ministro dell’Ambiente: CORRADO CLINI

Corrado Clini, dal 2002 direttore della Direzione per lo Sviluppo Sostenibile del ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio, è il nuovo ministro dello stesso dicastero. Laureato in medicina nel 1972 presso l’Università di Parma, Clini si è specializzato in medicina del lavoro presso l’Università di Padova e in igiene e sanità pubblica presso l’Università di Ancona. Tra i tanti incarichi dal 1987 al 1990 Clini è stato presidente della commissione di esperti dell’Ufficio Studi del Ministero dell’Ambiente. Dal 1991 al 2000 direttore generale del servizio inquinamento atmosferico, acustico, e rischio industriale del Ministero dell’Ambiente. Dal 1997 al 1998 rappresentante dell’Unione Europea del Comitato Esecutivo per la preparazione della Conferenza Paneuropea “Ambiente per l’Europa”. Dal 1998 coordinatore del gruppo di lavoro interministeriale del governo italiano per l’attuazione del Protocollo di Kyoto. Dal 1999 Clini è stato presidente del Comitato Paneuropeo Ambiente e Salute istituito dalle Nazioni Unite ECE-ONU e dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Dal 2000 al 2001 presidente della Task Torce sulle energie rinnovabili istituita dai Capì dì Stato e di Governo del gruppo G8 nel luglio 2000 ad Okinawa. Dal 2000 responsabile del Programma di Cooperazione Ambientale Italia-Cina. Dal 2001 responsabile del Programma dì Cooperazione Scientifica bilaterale Italia-USA sui Cambiamenti Climatici. Dal 2001 autore con Sir Mark Moody Stuart del rapporto “Renewable Energy: Development ThatLasts”. Dal 1990 rappresentante del Ministero dell’Ambiente nelle Convenzioni e nei Protocolli internazionali delle Nazioni Unite per la Protezione dell’Ambiente e presso i Comitati dell’Unione Europea in materia ambientale.

Ministro per lo sviluppo e le infrastrutture: CORRADO PASSERA

Corrado Passera, 57 anni, è laureato alla Bocconi e ha conseguito un master in Business Administration alla Wharton School di Philadelphia. Poco dopo la fine degli studi inizia il suo percorso professionale e nel 1980 entra in McKinsey dove rimane per cinque anni. Successivamente intraprende una lunga collaborazione con il gruppo di Carlo De Benedetti che lo vede inizialmente impegnato in Cir, la holding del Gruppo, dove ricopre la carica di Direttore Generale fino al 1990. Nel 1991 diventa direttore generale di Arnoldo Mondadori Editore e, a seguire, del Gruppo Editoriale L’Espresso. Sempre nel corso della collaborazione con il Gruppo Cir, Passera è co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a luglio 1996), periodo durante il quale l’azienda ristruttura drasticamente il settore informatico e si espande nel settore telecomunicazioni con la creazione di Omnitel e Infostrada. Nel 1996 è nominato amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto. Nel 1998 il Governo lo nomina amministratore delegato delle Poste Italiane che, sotto la sua gestione, entrano nei servizi finanziari attraverso la costituzione di Banco Posta. Nel 2002 Passera lascia l’incarico alle Poste e viene chiamato a ricoprire la carica di amministratore delegato di Banca Intesa. Nel 2006 Corrado Passera è tra gli artefici del processo che porterà all’integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi dando vita a Intesa Sanpaolo. Tra gli altri incarichi Passera è anche membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi e della Fondazione Teatro alla Scala. Amministratore delegato di Intesa Sanpaolo e consigliere e membro del Comitato Esecutivo dell’Abi, è consigliere e membro dell’International Executive Board for Europe, Middle East and Africa alla Wharton School, del Consiglio Generale della Fondazione Cini di Venezia e dell’International Business Council del World Economic Forum di Ginevra.

Ministro dell’istruzione: FRANCESCO PROFUMO

Rettore del Politecnico di Torino, ingegnere professionista iscritto all’albo italiano, è stato nominato quest’estate dal precedente ministro Mariastella Gelmini presidente del Cnr. Classe 1953, Profumo si laurea nel 1977 in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino dove, dal 1984 al 1995, è professore associato al Dipartimento di Ingegneria Elettrotecnica. Attualmente è professore ordinario di Macchine ed Azionamenti Elettrici allo stesso Politecnico e professore incaricato all’Università di Bologna. Nel settembre 2003, diventa preside della facoltà di Ingegneria e dall’ottobre del 2005 ricopre l’incarico di Rettore del Politecnico di Torino. E’ stato “Visiting Professor” al Dipartimento di Ingegneria Elettrica della University of Wisconsin – Madison (Stati Uniti), al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica della Nagasaki University (Giappone) e al Dipartimento di Ingegneria Elettrica della Università di Cordoba (Argentina) nel 2004 e nel 2005. I suoi interessi scientifici riguardano la conversione dell’energia, i componenti elettronici di potenza, sistemi innovativi nel campo dell’elettronica di potenza, sistemi integrati elettronici/elettromeccanici, azionamenti elettrici ad alta prestazione, nuove strutture di sistemi elettronici, sistemi per il condizionamento della potenza con utilizzo di celle a combustibile. Ha pubblicato oltre 250 lavori su riviste scientifiche internazionali. è membro del Comitato di selezione del Premio Eni ed è presidente del Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Torino dal 2005. E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione della Unicredit Private Bank (2008/2010), del Sole 24 Ore (2007/2009) e di Fidia Spa (2007/2010). è membro del Consiglio di Amministrazione di Fidia Spa, del Consiglio di Amministrazione di Telecom e di Pirelli.

Ministro della Difesa: GIAMPAOLO DI PAOLA

L’ammiraglio di squadra Giampaolo Di Paola, presidente del Comitato militare della Nato, già capo di Stato maggiore della Difesa, è nato a Torre Annunziata (NA) nel 1944. Entra all’Accademia Navale nel 1963 e viene nominato Guardiamarina nel 1966. Viene promosso successivamente Sottotenente di Vascello (1967), Tenente di Vascello (1971), Capitano di Corvetta (1976), Capitano di Fregata (1980). Frequenta il Nato Defence College a Roma. Dal 1994 al 1998 ricopre l’incarico di “Capo del Reparto Politica Militare” dello Stato Maggiore Difesa. Il 30 novembre 1998 viene nominato “Capo di Gabinetto” del ministro della Difesa. Nel 1999 diventa Ammiraglio di Squadra. Dopo essere stato Segretario generale della Difesa-Direttore nazionale degli armamenti, diventa Capo di Stato maggiore della Difesa dal 10 marzo 2004. Il 14 novembre 2007 il Comitato Militare della Nato, composto dai Capi di Stato maggiore dei paesi dell’alleanza, lo elegge presidente. Il 12 febbraio 2008 lascia dunque il comando dello Stato Maggiore della Difesa e viene sostituito dal generale di squadra aerea Vincenzo Camporini.

Ministro alle politiche agricole e forestali: MARIO CATANIA

Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, 59 anni, laureato in giurisprudenza, arriva al Mipaaf nel 1978 ricoprendo nel corso degli anni diversi incarichi: funzionario direttivo, dirigente di seconda fascia fino a diventare direttore Generale del ministero. E’ stato inoltre membro del Consiglio di Amministrazione dell’istituto Sperimentale per l’assestamento forestale e l’alpicoltura ed esperto della Rappresentanza permanente presso l’Unione Europea del ministero degli Affari Esteri. Come capo dipartimento si è occupato di politiche di mercato nel settore agricolo e agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura. Ha curato i rapporti con l’Unione europea nella fase di formazione e di attuazione della normativa comunitaria del Consiglio, del Parlamento e della Commissione.

Ministro del Welfare, con delega alle Pari Opportunità: ELSA FORNERO

Professore di Economia all’Università di Torino, 63 anni, è direttore del Cerp, il Centre for Research on Pensions and Welfare Policies, uno dei maggiori centri studi sullo stato sociale in Italia e in Europa, e membro del Comitato Scientifico e del Consiglio Direttivo dello stesso centro. E’ stata membro della Commissione ministeriale di esperti indipendenti per la verifica del sistema previdenziale (2000-2001) e membro della Task Force sulla portabilità pensionistica, costituita presso il Ceps, a Bruxelles. Risparmio delle famiglie, pensioni pubbliche e private e assicurazioni sulla vita i suoi cavalli di battaglia. E’ stata membro del Comitato Scientifico di Confindustria, editorialista del quotidiano “Il Sole 24Ore” e membro di una commissione di esperti valutatori presso la World Bank. Attualmente è vice presidente del Consiglio di sorveglianza del gruppo bancario Intesa San Paolo. “I cambiamenti estemporanei non si addicono al sistema previdenziale – ha scritto nel giugno scorso – in quanto ne aumentano il grado di incertezza, introducono costi di aggiustamento e causano perdita di fiducia nei lavoratori. Un secondo problema, esterno, è invece la scarsa legittimazione della classe politica a richiedere sacrifici ai lavoratori, senza una preventiva e credibile dimostrazione del fatto che, di questi sacrifici, essa stessa si farà capofila. La riduzione, trasparente e controllabile, dei costi della politica, ivi inclusi i privilegi pensionistici, appare perciò una condizione ineludibile affinché queste nuove correzioni, pur tecnicamente valide, siano anche socialmente accettabili”.

Ministro dei Beni culturali: ORENZO ORNAGHI

 Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è laureato in Scienze politiche presso l’Università Cattolica, e dal 1980 al 1987 ha svolto attività di ricerca nell’ateneo cattolico milanese. Nel 1987 diventa Professore associato di Scienza della politica all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Teramo. Nel 1990 l’ingresso in Cattolica, dove nel 1994 diventa Professore di prima fascia di Scienza politica. Dal 1998 al 2002 è stato prorettore dell’ateneo dei cattolici italiani. Dal 1996 è Direttore dell’Alta scuola di Economia e relazioni internazionali (Aseri). Nel 2005 riceve una laurea honoris causa in Giurisprudenza, conferita dall’Università Cattolica Pàzmàny Péter di Budapest. Ornaghi è direttore della rivista “Vita e Pensiero” e componente del “Comitato per il Progetto culturale” della Conferenza Episcopale Italiana.

Ministro della salute: RENATO BALDUZZI

Classe 1955, sposato con tre figli, è professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, dove insegna “Diritto costituzionale” e “Diritto costituzionale della salute e organizzazione sanitaria”. Si laurea nel 1979 in Giurisprudenza presso l’Università di Genova e compie studi di diritto costituzionale europeo. All’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” è, dal 2008, coordinatore del dottorato di ricerca su “Autonomie locali, servizi pubblici e diritti di cittadinanza” e, dal 2007, direttore del Centro di Eccellenza Interfacoltà di servizi per il Management Sanitario (Ceims). E’ stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-1992), della Sanità dal 1996 al 2000, con l’allora ministro Rosy Bindi, e delle Politiche per la famiglia (2006-2008). Ha ricoperto l’incarico di Capo dell’ufficio legislativo del ministero della Sanità dal 1997 al 1999, presiedendo anche la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Dal 2009 è presidente del Nucleo di valutazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carita”‘ di Novara e, dal 2006, del Comitato di Indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Dal 2002 al 2009 è stato presidente nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic, già Movimento Laureati di Azione Cattolica) e attualmente è componente per l’Italia dello European Liaison Committee di Pax Romana-Miic (Mouvement international des intellectuels catholiques) – Icmica (International Catholic Mouvement for Intellectual and Cultural Affairs).

Ministro per i rapporti con il Parlamento: PIERO GIARDA

Per Piero Giarda si tratta di un ritorno. E’ stato infatti tra il 1995 ed il 2001 più volte sottosegretario al ministero del Tesoro nelle coalizioni di centrosinistra. Laureato in economia e commercio nell’Università Cattolica di Milano nel 1962, Giarda vanta un lunghissimo curriculum accademico. Ha studiato nelle Università di Princeton e Harvard nella seconda metà degli anni ’60, poi è stato libero docente di Scienza delle finanze e diritto finanziario nel 1970. Giarda ha insegnato all’Università Cattolica dal 1968 fino al 1976 in qualità di professore incaricato; dal 1976 al 2001 in qualità di professore ordinario di Scienza delle finanze. Giarda è attualmente responsabile del Laboratorio di Analisi Monetaria nell’Università Cattolica. Ha svolto attività di consulenza alla Presidenza del Consiglio e al Ministero delle Finanze. è stato Presidente della Commissione Tecnica per la Spesa pubblica presso il Ministero del Tesoro dal 1986 al 1995. La sua ultima collaborazione con il Mef è recentissima: Giulio Tremonti lo ha incaricato di presiedere la Commissione per l’analisi della spesa pubblica nell’ambito del lavoro istruttorio per la riforma fiscale. Attualmente Giarda è vice-presidente della Fondazione Milano per la Scala, presidente della Fondazione Internazionale Monte Rosa, componente del Consiglio di amministrazione del Teatro dell’Opera di Roma, collaboratore de «La Voce», socio di «ASTRID» e dell’Aspen Institute.

Ministro per gli affari europei: ENZO MOAVERO MILANESI

Enzo Moavero Milanesi è una sorta di alter ego giuridico di Mario Monti che, dopo averlo avuto al suo fianco per nove anni a Bruxelles, lo ha chiamato come ministro agli Affari europei nel nuovo governo da lui presieduto. Avvocato, 57 anni, Moavero è giudice del Tribunale di primo grado della Corte di Giustizia della Ue. Già a 29 anni per lui, subito dopo gli studi, si apre la strada dell’Europa: nel 1983 entra come funzionario della Direzione generale della Concorrenza della Commissione dell’allora CE, per poi, nel 1989, passare al gabinetto del vicepresidente, Filippo Maria Pandolfi, gabinetto del quale diventa capo nel 1991. Fra 1992 e 1994 i suoi viaggi di ritorno a Roma sono frequenti, in veste di consigliere dei governi Amato e Ciampi. Amato lo indica come capo del Segretariato per gli Affari Europei nell’ambito del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio, dove Moavero si occupa anche di coordinamento della politica economica italiana con la poltica comunitaria. A Bruxelles, poi, nel 1995 incontra Mario Monti, appena nominato commissario per il mercato interno. Monti lo vuole con sé come capo del suo gabinetto, e Moavero lo segue anche quando il professore diventa commissario per la Concorrenza. Moavero, stavolta, ha il ruolo di direttore della sezione D, dedicata ai servizi, della Direzione generale. Nel 2002, nel pieno del mandato di Monti alla Concorrenza, Moavero viene nominato segretario generale aggiunto della Commissione Europea, alto ruolo di responsabilità nell’istituzione, che gli conferisce il mandato di “migliorare i metodi di lavoro della Commissione e promuovere la diffusione di pratiche ottimali”. Dal 2005 al 2006 è direttore generale dell’Ufficio dei Consiglieri per le Politiche Europee della Commissione, per poi giurare a Lussemburgo come giudice del Tribunale di primo grado della Corte di Giustizia della Ue, ruolo che ricopre tuttora.

Ministro per la coesione territoriale: FABRIZIO BARCA

Nel suo curriculum vanta incarichi presso il Servizio Studi della Banca d’Italia e la preesidenza del Comitato politiche territoriali dell’Ocse. Dopo la laurea in Economia presso la Facoltà di Scienze Statistiche e Demografiche dell’Università di Roma e un Master in ‘Economics’ presso l’Università di Cambridge (UK), è stato Visiting Professor presso il MIT e la Stanford University. Ha tenuto e tiene corsi universitari sulle tematiche della teoria e dell’analisi empirica dell’impresa e del controllo societario, delle politiche di sviluppo e di storia economica dell’Italia nelle Università Bocconi di Milano, Siena, Modena, Roma (Tor Vergata), Urbino e Parigi (Scienze-Po). E’ autore di numerosi saggi e volumi sull’impresa, sul governo societario, sul capitalismo italiano. Tra i lavori più recenti: «Italia frenata. Paradossi e lezioni della politica per lo sviluppo» del 2006; «Federalismo, equità, sviluppo. I risultati delle politiche pubbliche analizzati e misurati dai Conti Pubblici Territoriali» (2006). E’ stato fino ad oggi dirigente generale del Ministero dell’Economia.

Ministro per la cooperazione internazionale: ANDREA RICCARDI

Storico italiano e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, è nato a Roma nel 1950. Riccardi il 7 febbraio 1968, ancora studente, si riunì per la prima volta con un gruppo di liceali, nell’Oratorio della Chiesa Nuova, il santuario di San Filippo Neri. Da quel primo incontro nascerà la comunità di Sant’Egidio, definita la multinazionale della solidarietà. Ordinario di Storia Contemporanea presso la Terza Università degli Studi di Roma, Riccardi è esperto del pensiero umanistico contemporaneo e voce autorevole del panorama culturale internazionale. Il suo impegno per la pace lo ha visto mediatore nelle trattative per la risoluzione del conflitto in Mozambico. La pace, firmata a Roma il 4 ottobre 1992 , è stata frutto di oltre due anni di trattative svoltesi nella sede romana della Comunità di Sant’Egidio. Negli anni seguenti, l’impegno per la pace è proseguito su molteplici scenari. Numerose le onorificenze conferite a Riccardi in qualità di fondatore della Comunità di Sant’Egidio: il Premio Mondiale Metodista per la pace (1997), il Premio Niwano per la pace (1999), il Premio per la pace dell’UNESCO (1999), la Legion d’Honneur della Repubblica francese (2002) a motivo del suo impegno “a favore degli esclusi e per la giusta causa della riconciliazione e della pace”. Nel 2004 il prestigioso Premio Balzan per la Pace e la fratellanza tra i popoli e nel 2006 il Premio Nazionale Cultura della Pace. Il 21 maggio 2009 ha ricevuto ad Aquisgrana insieme alla Comunità di Sant’Egidio il prestigioso Premio Carlo Magno, assegnato nel dicembre 2008 . E’ stato insignito nel 2011 del XV Premio Internazionale Vittorino Colombo, dalla Fondazione Vittorino Colombo e dal Comune di Albiate.

Ministro per il turismo e lo sport: PIERO GNUDI

Nato a Bologna il 17 maggio 1938, laureato in Economia e commercio all’Università di Bologna, dottore commercialista, è consigliere di Amministrazione di Unicredit, membro del direttivo di Confindustria, della giunta direttiva di Assonime, del comitato esecutivo dell’Aspen Institute, del Comitato Direttivo del Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti e consigliere di amministrazione di Unicredito Italiano. E’ stato Presidente del consiglio di amministrazione dell’Enel dal maggio 2002 all’aprile 2011. Nel 1995 è stato nominato consigliere economico del Ministro dell’Industria. Dal 1994 ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell’Iri, ricoprendovi l’incarico di sovrintendere alle privatizzazioni nel 1997, presidente ed amministratore delegato nel 1999 e presidente del comitato dei liquidatori nel 2002. è stato inoltre presidente di Rai Holding, presidente Locat, presidente Astaldi.

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio e segretario del Consiglio: ANTONIO CATRICALÀ

Antonio Catricalà, torna a Palazzo Chigi dove è già stato segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sposato, due figlie, Catricalà è stato fino ad oggi Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ruolo ricoperto dal 9 marzo 2005. Il suo incarico all’Antitrust sarebbe terminato a marzo 2012, momento in cui, secondo le sue stesse parole, sarebbe tornato alla sua lunga carriera di magistrato e giurista. Nato a Catanzaro il 7 febbraio 1952, a ventidue anni si è laureato con lode in legge a Roma ed è stato nominato, a seguito di concorso, assistente di Pietro Rescigno (La Sapienza – Facoltà di Giurisprudenza), di cui era stato studente. Per due anni ha studiato economia, sociologia, storia e scienza dell’amministrazione presso l’Istituto Luigi Sturzo di Roma, dove è stato allievo di Federico Caffé. A ventiquattro anni ha vinto il concorso in magistratura ordinaria e ha superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense. Ha vinto i concorsi per procuratore dello Stato e, a ventisette anni, per avvocato dello Stato. Nel 1982 ha vinto il concorso per consigliere di Stato. Dal 2006 è Presidente di sezione del Consiglio di Stato in posizione di fuori ruolo. Presidente e componente di collegi amministrativi, ha collaborato con l’Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stato Capo di Gabinetto e consigliere giuridico nei Ministeri. E’ stato segretario generale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il 18 novembre 2010 è stato designato dal consiglio dei ministri presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato nove giorni dopo, prima che le Commissioni parlamentari esprimessero il parere sulla sua nomina.