Italia

Istituto Cattaneo: crescono tutti ma Unione più della Cdl

“La riduzione dei voti non validi e l’accentuazione della dinamica bipolare ha portato più voti sia a destra che a sinistra”, ma “la crescita del centro-sinistra è stata quattro volte maggiore di quella del centro- destra”: così l’Istituto Cattaneo di Bologna, in una nota di analisi delle elezioni politiche, rilevando tra l’altro che “il centrosinistra avanza soprattutto nel Mezzogiorno e il centrodestra soprattutto nel Triveneto”.

Fra i risultati più importanti, l’analisi rileva che erano stati quasi tre milioni i voti non validi al proporzionale della Camera nel 2001, mentre ora alla Camera i voti non validi sono circa 1,1 milioni: “Significa che i voti validi sono cresciuti di molto (si può stimare un aumento di voti validi di almeno 1,5 milioni) per effetto della riduzione nel numero di schede nulle (-650 mila) e delle schede bianche (-1,25 milioni)”.

Inoltre, nonostante “un forte ridimensionamento” delle ‘terze forze’ che hanno “appena 173 mila voti” (senza contare la Val d’Aosta) “con un calo di quasi 1,2 milioni di voti rispetto al 2001”, esse “hanno avuto un effetto determinante sull’attribuzione del premio di maggioranza” alla Camera, dove centro-destra e centro-sinistra sono separati da appena 25 mila voti.

“Particolarmente cruciale il ruolo del non coalizzato Progetto Nord-Est di Panto, che ha raccolto oltre 92 mila voti (concentrati soprattutto in Veneto), totalmente sprecato ai fini dell’attribuzione del premio di maggioranza”. E’ stato quindi effetto di entrambi i fenomeni (‘terze forzé e riduzione voti non validi) il “forte aumento dei voti validi (+2 milioni) espressi a favore dell’Unione e della Casa delle Libertà, e ciò anche in presenza di una riduzione degli aventi diritto residenti in Italia da 49,2 milioni nel 2001 a 47,2 milioni nel 2006”.

Anche se crescono entrambi gli schieramenti, “l’avanzamento é stato più forte nel centro-sinistra: l’Unione ha incassato 1,6 milioni di voti in più rispetto ai consensi del 2001 (+9,4%)”. L’aumento della Cdl è quantificabile in 390 mila voti, “+2,1% rispetto al 2001”. L’Unione ha guadagnato terreno soprattutto in Campania (+387 mila voti), in Lazio (+210 mila), in Sicilia (+174 mila), in Calabria (+165 mila voti) e in Lombardia (+139 mila). E’ andata particolarmente bene nelle regioni centro-meridionali (+20% rispetto al 2001); “deboli” invece le prestazioni nel Triveneto, dove i consensi assoluti sono aumentati “di appena l’1,4% (nel Friuli-Venezia Giulia e in Trentino-Alto Adige sono addirittura diminuiti)”.

La Cdl ha beneficiato di maggiori consensi soprattutto in Lombardia (+146 mila voti) e in Veneto (+112 mila), ma anche in Sicilia (+68 mila voti) e Lazio (+50 mila). Diminuiti i consensi assoluti in Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania, Sardegna e, soprattutto, Calabria (-62 mila). Il centro-destra è andato particolarmente bene nel Triveneto (+7,5% rispetto al 2001); “peggio nel Mezzogiorno, dove i suoi consensi sono aumentati, in valore assoluto, di appena lo 0,2% (nel Friuli-Venezia Giulia e in Trentino-Alto Adige sono addirittura diminuiti)”. I risultati del 2001, precisa l’Istituto, sono stati ri-calcolati in funzione delle coalizioni elettorali formate in occasione delle consultazioni del 2006 per garantire la comparabilità degli esiti. (ANSA).