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Italia-Francia: vertice a Parigi. Conte, hotspot Ue in Africa e regole asilo. «Chi mette i piedi in Italia li mette in Europa»

Un confronto «disteso» su diversi temi europei ha segnato la pace dopo le polemiche dei giorni scorsi attorno al caso-Aquarius. «L’Ue è mancata su migranti ed Eurozona», «temi che richiedono risposte europee, non ci possono essere risposte nazionali». Macron ha osservato: «Speriamo di andare avanti con i partner europei nei prossimi mesi per una riforma profonda delle regole di Dublino», al fine di «condividere» il problema delle migrazioni. «Il sistema oggi non funziona e non dà risultati soddisfacenti, dobbiamo trovare meccanismi che consentano la solidarietà e dobbiamo fare in modo che la situazione geografica non ci metta in situazioni politiche insostenibili». Macron ha specificato: «Non dimentichiamo cosa l’Italia ha dovuto subire sul fronte dell’immigrazione nel 2015 e nel 2016». Ora «serve la volontà di agire insieme, la risposta giusta è europea ma quella attuale è inadeguata. Il sistema di solidarietà oggi non funziona. Porteremo avanti una profonda riforma di Dublino».

«Un profondo scambio di opinioni» con il Presidente Macron e la «volontà di lavorare insieme sulle sfide comuni che l’Europa deve affrontare»: anche Giuseppe Conte mostra toni distesi durante la conferenza stampa all’Eliseo che chiude la visita odierna a Parigi. «La posta in gioco – afferma Conte, soprattutto attorno al tema delle migrazioni e alla riforma dell’Eurozona – è un’Europa più forte e la piena soddisfazione dei nostri cittadini». Sulla migrazione, dice, «è necessario voltare pagina». Conte ricorda l’impegno primario a salvare vite umane, «nel rispetto dei diritti e nel quadro di legalità e sicurezza».

Quindi anch’egli annota: «Dublino deve cambiare». L’Italia, afferma, sta lavorando a una proposta «da finalizzare sotto presidenza austriaca», ovvero nel prossimo semestre. Il «cambio di paradigma» che il premier annuncia comprende la realizzazione di hotspot Ue «nei Paesi di origine e di transito» delle migrazioni, la lotta alla tratta e una maggiore collaborazione con i Paesi africani. «Occorre ripensare il concetto di primo ingresso», dichiara, perché «chi mette i piedi in Italia li mette in Europa». Quindi l’Eurozona, nel senso di un «rafforzamento della governance», mentre bisogna «avanzare nei meccanismi di condivisione dei rischi». Infine Conte annuncia un vertice bilaterale con Macron in autunno a Roma.