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«Italicum 2.0», ecco come cambia la legge elettorale

Questa volta la minoranza del Pd ha scelto l’Aventino. La decisione di 24 senatori dem di non partecipare al voto è stata fatta per distinguersi e restare su una posizione critica ma ha nei fatti anche aiutato la maggioranza a sembrare meno dipendente da Fi. Forse il primo segnale di quel cambio di rotta arrivato il giorno dopo con l’indicazione di Sergio Mattarella come candidato unico del Pd.

A palazzo Madama è stato tradotto in norma il nuovo patto tra Pd-Fi e Ncd; rispetto al testo uscito dalla Camera è stata elevata la soglia per il premio di maggioranza al 40%, abbassata invece quella per l’ingresso in Parlamento al 3% e soprattutto il premio verrà dato alla lista e non più alla coalizione. Si introduce poi un mix con 100 capolista bloccati e gli eletti successivi scelti attraverso le preferenze. Viene introdotta anche una clausola di salvaguardia, ossia la legge non entrerà in vigore prima del luglio 2016. Ora l’Italicum 2.0 tornerà alla Camera per il via libera definitivo che secondo le previsioni «prudenti» della ministra Maria Elena Boschi arriverà non prima di aprile. Il voto finale è arrivato in un clima di bagarre e proteste delle opposizioni, M5S-Sel e Lega che hanno contestato le irregolarità del coordinamento formale del testo, una procedura che viene fatta al termine di ogni esame di legge in aula.

Secondo Calderoli, De Petris e Crimi infatti nel testo coordinato sarebbero entrate modifiche mai votate dall’assemblea e che avrebbero richiesto un ulteriore passaggio in commissione. Ma la presidente Valeria Fedeli è stata irremovibile, assumendosi tutta la responsabilità del caso ha sedato le proteste e ha tirato dritto verso il voto finale che si è concluso con 184 sì e 66 no. Determinante a questo punto l’assenza dei dissidenti di Pd e Fi he ha abbassato il quorum richiesto e fatto festeggiare la Boschi per «l’autosufficienza della maggioranza».

Arriva l’Italicum 2.0, la nuova riforma elettorale in 12 punti

La nuova riforma della legge elettorale, ribattezzata Italicum 2.0, approvata dal Senato a modifica e riscrittura di quella uscita dieci mesi fa da Montecitorio dove ora la legge torna per un nuovo esame è un sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza.

NUOVA SCHEDA ELETTORALE. La riforma introduce una nuova scheda elettorale: ogni casella sarà composta dal contrassegno del partito al centro, a sinistra il nome e il cognome del capolista mentre a destra due righe per le preferenze.

100 COLLEGI PLURINOMINALI. Le liste dei candidati sono presentate in 20 circoscrizioni elettorali suddivise nell’insieme in 100 collegi plurinominali, fatti salvi i collegi uninominali nelle circoscrizioni Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige, per le quali verranno reintrodotti i collegi uninominali.

ELETTI ALL’ESTERO. I 12 deputati eletti nella circoscrizione estero sono eletti con lo stesso sistema attualmente vigente: il disegno di legge non interviene sul punto; PREMIO DI MAGGIORANZA sono attribuiti 340 seggi alla lista che ottiene, su base nazionale, almeno il 40 per cento dei voti validi; BALLOTTAGGIO nel caso in cui nessuna lista raggiunga il 40% dei consensi si procede a un turno di ballottaggio tra le due con il maggior numero di voti, è esclusa ogni forma di collegamento tra liste o di apparentamento tra i due turni di otazione.

SOGLIA DI SBARRAMENTO. Accedono alla ripartizione dei seggi le liste che ottengono, su base nazionale, almeno il tre per cento dei voti validi.

PARITÀ DI GENERE. In ciascuna lista i candidati sono presentati in ordine alternato per sesso, i capolista dello stesso sesso non eccedono il sessanta per cento del totale in ogni circoscrizione, nessuno può essere candidato, in più collegi, neppure di altra circoscrizione, salvo i capolista nel limite di dieci collegi. L’elettore può esprimere fino a due preferenze, per candidati di sesso diverso tra quelli che non sono capolista;

CAPILISTA BLOCCATI E POI PREFERENZE. Sono eletti prima i capolista nei collegi, quindi i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

VOTO STUDENTI ERASMUS. La legge da la possibilità agli elettori temporaneamente all’estero (in particolare gli studenti Erasmus e i militari impegnati nelle missioni) di votare per corrispondenza nella Circoscrizione estero.

COLLEGI ELETTORALI.  I collegi elettorali sono determinati con decreto legislativo da emanare entro cinque mesi e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti dalla presente legge.

NORMA ANTI-FLIPPER. La norma prevede un meccanismo di ripartizione dei seggi eccedentari che tutela anche le liste minori. Nel nuovo testo approvato al Senato la lista che ha raccolto più voti (eccedentari) cede il seggio a quella più piccola dove questa ha raccolto più consensi.

STATUTO OBBLIGATORIO. Con un emendamento approvato quasi all’unanimità dall’assemblea di palazzo Madama l’Italicum prevede che per presentare la propria lista alle elezioni sarà necessario depositare anche uno Statuto.

CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA. La nuova legge elettorale entra in vigore a decorrere dal primo luglio 2016.