Italia

LOPPIANOLAB: DA EXPO PROPOSTE PER RIDARE SPERANZA A PAESE

(ASCA) – Incisa Valdarno (Fi), 19 set – Quattro proposte per far “ri-sperare” l’Italia. Sono quelle emerse da Loppianolab, expo dell’Economia di Comunione organizzata dalla cittadella internazionale dei Focolari di Loppiano, Casa editrice Città Nuova, Istituto universitario Sophia, Polo Bonfantì. L’appuntamento ha chiamato a raccolta a Loppiano (Incisa Valdarno, Firenze) circa 3.000 persone e 70 aziende italiane. 56 gli avvenimenti tra tavole rotonde, convegni, caffé letterari, performance artistiche e specialità gastronomiche multiculturali. Ieri si è svolto il laboratorio conclusivo «Sperare con l’Italia. In rete per il Bene comune nel 150° dell’Unita» e i quattro soggetti promotori hanno rilanciato le proposte emerse. Eva Gullo, presidente del Polo Bonfanti delle aziende di Economia di Comunione, sottolinea come la Expo delle imprese ha incoraggiato gli imprenditori, creato sinergie e dato sostegno all’imprenditorialità giovanile con una particolare attenzione al Sud. Michele Zanzucchi, direttore della rivista Città Nuova ha ha rilevato la necessaria apertura ad altre reti, organizzazioni e istituzioni; una necessaria azione di “purificazione del linguaggio” nel campo dell’informazione sull’immigrazione; la realizzazione di luoghi comuni che avvicinino le diverse componenti sociali; la creazione di una giornata delle good news in cui inviare ai mezzi d’informazione buone notizie. “LoppianoLab ci ha permesso di mettere a fuoco le nostre finalità – ha incalzato Piero Coda, preside dello IUS – ovvero intensificare le sinergie esistenti. Attiveremo tre nuovi master che, pur nella loro specificità, metteranno al centro la cultura della relazione; inoltre prenderanno il via nuove Summer School in Argentina e Cile”. Vita Zanolini ha ricordato come la cittadella sia di fatto un laboratorio permanente con il suo bagaglio di oltre 40 anni di vita e con la presenza attuale di 900 abitanti da oltre 60 Paesi. è il contributo per l’Italia è “mostrare che nelle nostre città l’unità è possibile anche nel quotidiano”. Per Mauro Magatti, sociologo, intervenuto all’appuntamento conclusivo, LoppianoLab dimostra come l’unità e la ricomposizione sociale siano la direzione verso cui occorra puntare oggi, “imparando” a decifrare questo nostro tempo. “Occorre per questo un cambio di mentalità – aggiunge il filosofo Adriano Fabris – ed imparare a “comunicare relazionì, creando spazi di dialogo che costruiscono il tessuto sociale del Paese”. Enrico Rossi, governatore della Toscana, lancia la proposta di un neo-umanesimo il cui orizzonte sia l’Europa e riunifichi culture diverse: “Occorre che in questo la politica dia il proprio contributo, mettendo al centro la persona e i suoi diritti”. Per l’economista Luigino Bruni la forza di LoppianoLab è “costruire insieme istituzioni nuove e partecipate da tutti i cittadini”. Infine anche per la politologa Daniela Ropelato LoppianoLab sta indicando quale sia la direzione che il Paese deve intraprendere: quella della relazione fra cittadini, in una convivenza costituita dalla ricchezza della società civile. “Occorre alimentare la sfera pubblica dove si ricompongono continuamente i beni comuni e dove ciascuno è chiamato ad essere protagonista. Le reti che ho visto a LoppianoLab mostrano le potenzialità di questo tessuto comunitario di cui la democrazia oggi ha estremo bisogno”.