Italia

Legge stabilità: Forum Terzo settore, manovra «espansiva» ma stop ai tagli

Pietro Barbieri, portavoce del Forum del terzo settore convocato ieri sera al tavolo tra governo, organizzazioni sindacali e associazioni delle imprese, commenta la legge di stabilità e ne sottolinea luci ed ombre. «Il combinato disposto di tagli di miliardi a Regioni e Comuni, e spending review – fa notare – può avere effetti molto deleteri sul welfare italiano, sulle persone che fruiscono di servizi – in particolare i più poveri e i non autosufficienti, e sui lavoratori del welfare, così come l‘aumento della tassazione sugli utili degli enti non commerciali e sulle Fondazioni di origine bancaria, che decimerebbe le erogazioni al terzo settore e i contributi al sostegno delle attività di volontariato, con un abbattimento importante delle risorse per i Centri di servizio per il volontariato».

Di qui la preoccupazione anche per il taglio delle risorse ai patronati, che offrono servizi gratuiti di cui godono i cittadini con conseguenze che incidono fortemente sull‘organizzazione delle politiche sociali. «Quanto ai Bonus bebè – prosegue Barbieri -, crediamo che, per venire incontro alle famiglie, abbiano più senso misure volte, per esempio, alla diminuzione o azzeramento delle rette dei nidi ed all‘aumento della rete per l‘infanzia». «Le risorse che questa manovra ci sembra muovere sono tante – conclude il portavoce del Forum -, ma per noi alla base ci deve essere l‘idea di una ‘fiducia‘ necessaria a far ripartire il Paese; una fiducia che si ottiene anche attraverso la coesione sociale. Per fare questo, non è pensabile immaginare anno dopo anno interventi spot orientati a tappare alcuni buchi, ma bisogna investire sulle politiche sociali e sul welfare come un fondamento per il nostro sviluppo. Smettere quindi con la politica dei tagli, per programmare almeno su un arco temporale triennale, così da poter immaginare e mettere in campo vere politiche di crescita e di sviluppo».