Italia

Letta alla Camera: primo obiettivo del governo è il lavoro

Napolitano ci ha concesso ultima possibilità. “Da Napolitano è arrivata una scelta eccezionale, ha parlato il linguaggio della verità, invitato al senso di responsabilità. Ci ha concesso una ultima possibilità”. A Napolitano, continua Letta, va “un sincero ringraziamento per lo straordinario spirito di dedizione alla comunità nazionale con cui ha accettato il secondo mandato”.

Riavvio crescita senza compromettere risanamento. “Bisogna individuare una strategia per ravviare la crescita senza compromettere il risanamento”. “Di solo risanamento l’Italia muore, le politiche per la ripresa non possono attendere. Non c’é più tempo, troppe e troppe imprese sono ormai in preda alla disperazione”, ha aggiunto Letta.

Mi impegno affinché mie spalle siano forti. Questa che stiamo vivendo è “una delle stagioni più complesse e dolorose della storia unitaria”. “Intendo rivolgermi a voi con il linguaggio sovversivo della verità. Confessandovi che avverto consapevolezza dei miei limiti e il peso della mia personale responsabilità. Mi impegno a fare di tutto affinché le mie spalle siano forti”, aggiunge Letta.

Debito pubblico rischia di schiacciare Paese. “Abbiamo accumulato in passato un debito pubblico che grava sulle generazioni presenti e future e che rischia di schiacciare per sempre le prospettive economiche del Paese. Il grande sforzo di risanamento compiuto da Monti è stato premessa della crescita”.

Imu, stop pagamento a giugno. “Bisogna superare la tassazione della prima casa, da subito con lo stop dei pagamenti di giugno”.

Governo e Parlamento solidali con Arma carabinieri. “Di solo risanamento l’Italia muore. Ci sono anche i rischi di rabbia e i conflitti. Ieri andando a vistare i due carabinieri feriti sono rimasto impressionato dalla figlia Martina del carabiniere ferito più gravemente. Il governo e il Parlamento si stringono a lei e a tutta all’Arma dei carabinieri”.

Fisco: obiettivo è riduzione tasse senza indebitamento. “La riduzione fiscale senza indebitamento è l’obiettivo a tutto campo” del governo.

Carceri: stop a situazione intollerabile. “La giustizia deve essere giustizia per i cittadini. La ripresa avverrà anche se i cittadini e gli imprenditori italiani e stranieri saranno convinti di potersi rimettere con fiducia ai tempi delle decisioni della giustizia italiana. Tutto questo funzionerà se la smetteremo di avere una situazione carceraria intollerabile ed eccessi di condanne da parte della Corte dei diritti dell’uomo”.

Non investire sui giovani sarebbe un suicidio. “Solo i giovani possono ricostruire il Paese. Rinunciare ad investire sui giovani è un suicidio economico e la certezza di una decrescita”. Gli aiuti possono arrivare attraverso “la modifica della legge 92, che riduca le restrizioni ai contratti a termine finché persiste la crisi economica”. Altra misura “la defiscalizzazione e il sostegno ai lavoratori con salari bassi, accanto ad una politica di riduzione del costo lavoro e della pressione fiscale”.

Partire da giovani. Vivono situazione drammatica. “Non partiamo da zero. Partiamo da due grandi risorse: prima di tutto i giovani. Scomettete su cose grandi’, ha detto a loro Papa Francesco. Noi abbiamo gli strumenti per aiutarli. Quello del rinnovamento generazione è una questione drammatica che stanno vivendo milioni di giovani. Porta con se sconforto e rabbia di chi non studia né lavora. Chiediamoci quanti bambini non nascono in Italia per la precarietà”.

Prima priorità è il lavoro. “La prima priorità del mio governo sarà la questione del lavoro. Solo con il lavoro si può imboccare la via della crescita”.

Sud: annulleremo divario con Nord. “Metteremo in condizione il Sud di crescere da solo, attraverso l’annullamento del divario con il Nord”.

Un piano pluriennale sulla ricerca e lotta all’evasione. “Serve un piano pluriennale sulla ricerca a largo raggio che vada fino alla ricerca spaziale e valorizzi le piccole e medie imprese che restano il volano dell’economia italiana. Occorre investire anche sull’ambiente. La burocrazia non deve opprimere la creatività italiana, Chi vuole investire deve farlo. Accanto a questo serve una ferrea lotta all’evasione, il fisco deve diventare. amico. Basta con l’autocommiserazione. Nel mondo molti guardano con simpatia all’Italia, vogliono mangiare e vestire italiano”.

Esodati: soluzione è impegno prioritario. “Con i lavoratori esodati la comunità nazionale ha rotto un patto e la soluzione strutturale di questo tema è un impegno prioritario di questo governo”.

Estendere ammortizzatori sociali a chi ne è privo. Per il premier Enrico Letta serve “un welfare più universalistico e meno corporativo. Serve un welfare attivo, più giovane e al femminile. E’ necessario migliorare gli ammortizzatori sociali estendendoli a chi ne è privo, a cominciare dai precari”.

Imprese e lavoratori insieme. Sindacati protagonisti. “Imprese e lavoratori devono agire insieme per superare le contrapposizioni che in passato ci hanno frenato. Sono sicuro che come in tanti momenti critici i sindacati saranno protagonisti e il governo vuole aprire la strada con proposte che approfondiremo insieme: ampliare gli incentivi fiscali a chi investe in innovazione, sostenere l’aggregazione e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, dare più credito a chi lo merita, garantire il pagamento alla imprese, semplificare. Dobbiamo valorizzare il lavoro autonomo e le libere professioni. Bisogna lavorare tutti insieme per dare opportunità ai giovani”.

Elimineremo stipendi ministri già parlamentari. “Il primo atto del governo – non ne sono a conoscenza i miei ministri – sarà quello di eliminare lo stipendio dei ministri parlamentari, che esiste da sempre in aggiunta alla loro indennità”.

Valutare forme reddito minimo per famiglie bisognose. Fra le misure al vaglio del nuovo governo ci sono anche “forme di reddito minimo per famiglie bisognose con figli”.

La politica ha compiuto molti errori. “Il nostro primo impegno è ricostruire il sentirci parte di una comunità. La poliica ha compiuto molti errori. Il consenso alla politica è stato eroso. Non abbiamo compreso a sufficienza per esempio le istanze di partecipazione che venivano dalla rete internet. Il primo partito è quello dell’astensione”,

Convergenza forze alternative è e deve essere eccezione. “Noi dobbiamo dare il nostro contributo a ricostruire un patto di fiducia, a ritrovare il senso di una missione comune. Come italiani o si vince o si perde tutti insieme. Sicuramente è e deve essere un’eccezione la convergenza di forze politiche che si sono presentate come alternative alle elezioni. Ma è eccezionale che dalle urne anche a causa delle legge elettorale non sia uscita nessuna maggioranza”.

Partiti siano responsabili, ruolo Parlamento centrale. “Se ci concentriamo sulle politiche potremo svolgere un servizio al paese migliorando la vita dei cittadini. Per questo mi appello alla responsabilità di tutti i partiti e i movimenti perché ritengo centrale il ruolo parlamento e l’interlocuzione anche con le forze che non sostengono” il governo.

Opinione pubblica esausta da 20 anni di delegittimazione. “Credo che le forze politiche stiano dimostrando grande senso di responsabilità e grande attaccamento alle istituzioni. Venti anni di attacchi e delegittimazione hanno eroso il capitale di fiducia fra i partiti e l’opinione pubblica che ormai è esausta di risse inconcludenti”.

Serve Convenzione riforme, se veti trarrò conseguenze. “Sarebbe bene se il Parlamento adottasse le sue proposte sulla base delle proposte elaborate da una ‘Convenzione’ aperta alla partecipazione di autorevoli esperti non parlamentari”. “La ‘Convenzione’ deve poter avviare subito i propri lavori. Fra 18 mesi se il progetto di riforme sarà avviato verso un porto sicuro, se avrò una ragionevole certezza che il processo di revisione della Costituzione potrà avere successo, il nostro lavoro potrà continuare, se veti e incertezze dovessero minacciare di impantanare tutto per l’ennesima volta non avrei esitazione a trarne immediatamente le conseguenze”, sottolinea Letta.

Aboliremo legge finanziamento pubblico ai partiti. Il governo guidato da Enrico Letta abolirà la legge sul finanziamento pubblico ai partiti introducendo, nello stesso tempo, misure di controllo sulla democrazia interna ai partiti. Lo annuncia lo stesso presidente del Consiglio nel suo discorso programmatico alla Camera.

Lavoreremo per soluzione equa e rapida. “Lavoreremo per trovare soluzione equa e rapida alla vicenda dei fucilieri che ne consenta il legittimo rientro in Italia, il prima possibile”.

Italia ruolo ponte tra Occidente e potenze emergenti. “L’Italia può avere un ruolo di ponte tra l’Occidente e le nuove potenze emergenti. Questo è importante soprattutto nel Mediterraneo”.

Nomina Kyenge è nuova concezione di «confine». “La nomina del ministro Kyenge” vuol dire “una nuova concezione di ‘confine’, da barriera a speranza, da limite a ponte fra comunità diverse”. Letta ha sottolineato che “l’integrazione si costruisce sui banchi di scuola e nelle università”.

Su legge elettorale abolire Porcellum. Ok a Mattarellum. “Dobbiamo mettere in campo i principi di efficienza ed efficacia, che sono quelli di una democrazia governata. Dobbiamo superare il bicameralismo attuale. Nessuna leggere elettorale da sola serve a risolvere tutti i problemi. Serve una seconda Camera delle autonomie. Sulla legge elettorale, dobbiamo impegnarci a far sì che le elezioni recenti siano state le ultime con la legge vigente. Dobbiamo restituire legittimità a Parlamento e a parlamentari. A titolo personale, preferisco la legge precedente”.

Lotta all’evasione ma parola Equitalia non dia brividi. “Bisogna coniugare ferrea lotta all’evasione e fisco amico, senza che la parola Equitalia debba provocare dei brividi quando viene evocata”.

Tra gli impegni ci sarà quello di abolire le Province. “Oltre a costruire le condizioni di una seconda Camera delle autonomie, occorrerà procedere all’abolizione delle Province. Nel complesso, occorrerà rivedere anche il patto fiscale tra centro e periferia”.

Subito a Bruxelles. “Se otterrò la vostra fiducia immediatamente, già da domani sera e poi mercoledì e giovedì, sarò a Bruxelles, Berlino e Parigi per dare il segno che il nostro è un governo europeo ed europeista”.

Come Davide e Golia, coraggio trovato ora serve fiducia. “In questi giorni ho pensato molto al personaggio biblico di Davide. Come lui e con lui siamo nella valle in attesa di affrontare Golia. Nella valle delle nostre paure di fronte a sfide che appaiono gigantesche, anche la sfida di metterci insieme per affrontarle. Dobbiamo spogliarci della spada e dall’armatura che in questi anni abbiamo indossato e che ora ci appesantirebbero”. “Come Davide prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bissacia, prese in mano la fionda e si avvicinò a Golia, noi – prosegue Letta – dal torrente delle idee sulle quali ci siamo confrontati, abbiamo scelto i nostri ciottoli, le nostre proposte di programma. La fionda l’abbiamo in mano insieme, governo e Parlamento, ma di Davide ci servono e il coraggio e la fiducia. Il coraggio di affrontare la sfida liberandoci dall’armatura forse l’abbiamo trovato, la fiducia è quella che oggi chiediamo al Parlamento e agli italiani”.