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Libia: Pinotti, no ingerenze a Governo Sarraj, lavoriamo insieme

Non si profila alcuna ingerenza sulla sovranità libica, che invece vogliamo anzi rafforzare. Conosciamo lo spirito dei libici e concordiamo sull’importanza di lavorare insieme a loro, senza imporre niente. L’Italia svolge già missioni di addestramento della Guardia costiera libica. È chiaro che esiste una linea di continuità, perché andiamo a sostenere la stessa Guardia costiera». Lo dice il ministro della Difesa Roberta Pinotti in audizione di fronte alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.

«Ci auguriamo un ampio sostegno parlamentare alla missione in Libia – ha detto il ministro – che risponde alla richiesta dello stesso governo libico di avere un sostegno alla propria sovranità nazionale». Il ministro si è detta anche favorevole «alla proposta del senatore Gasparri sulla creazione di una cabina di regia condivisa con l’opposizione in cui si seguono gli accordi tecnici».

«Le operazioni – ha poi spiegato Pinotti – saranno in affiancamento con le autorità libiche, non si configura alcuna invasione delle competenze nazionali. Le navi utilizzate saranno quelle già previste dall’operazione “Mare Sicuro”, quindi non comporterà alcuna spesa aggiuntiva». «Le regole dell’operazione – ha proseguito – saranno estese anche alla Libia perché la missione è bilaterale. Il diritto internazionale prevede la legittima difesa estesa, ovvero un uso della forza graduale, limitato e proporzionale» e quindi «sulla base del diritto internazionale l’autodifesa dei militari italiani» impegnati nella missione in Libia «sarà sempre lecita».  Ha però escluso «il blocco navale, che è un atto ostile. Non stiamo parlando di questo, ma di sostegno e aiuto alla Guardia costiera libica».