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Libro di Alì Agca: P. Lombardi, tutto quello che ho potuto verificare è falso

“Non è vero che Agca avesse parlato al Papa dell’Ayatollah Khomeini e dell’Iran come mandante nel corso del colloqui in carcere”, afferma il portavoce vaticano a proposito del punto cruciale del libro. Il card. Dziwisz, interpellato da padre Lombardi e presente al colloquio nella cella, “conferma come i due interlocutori abbiano parlato del segreto di Fatima e dell’inspiegabilità della sopravvivenza del Papa, ma nega che si sia parlato dei mandanti e dell’Ayatollah Khomeini, e che il Papa abbia invitato l’attentatore a convertirsi al cristianesimo”.

Nel libro si parla inoltre di alcune “lettere” scritte dall’allora card. Ratzinger ad Agca: il Papa, invece, ha detto di aver ricevuto delle lettere di Agca, ma di non aver mai risposto.

“Non è vero che in Vaticano si ritenesse fondata una pista islamica”, dichiara infine padre Lombardi, né che “Navarro-Valls abbia voluto far riferimento a una pista islamica del caso Orlandi e dell’attentato al Papa”.