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MCL: CARLO COSTALLI RICONFERMATO ALLA GUIDA DEL MOVIMENTO

Il Consiglio nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori – Mcl, riunitosi sabato mattina a Roma, a Palazzo Altemps, ha eletto i nuovi organi dirigenti che guideranno il Movimento fino al prossimo Congresso Nazionale del 2009. Il fiorentino Carlo Costalli è stato riconfermato alla presidenza generale del Mcl. Si tratta del suo secondo mandato. Vicepresidenti sono stati eletti Antonio Di Matteo e Giuseppe Martino. Gli altri eletti sono Antonio Inchingoli, segretario generale e Nicola Papa, amministratore.

L’Ufficio di Presidenza Mcl sarà composto (oltre che dal Presidente insieme ai due Vicepresidenti, al Segretario generale e all’Amministratore) anche da: Nicola Napoletano, Noè Ghidoni, Piergiorgio Sciacqua, Alfonso Luzzi e Guglielmo Borri.

Costalli concludendo i lavori del Consiglio Nazionale ha affermato: “Sull’autonomia possiamo dare lezioni a destra e a sinistra. Ma ‘autonomia’ non significa disinteresse, estraneità, apatia (o, peggio ancora, paura di prendere posizione per non perdere qualche ‘vantaggio’…). ‘Autonomia’ è prendere decisioni politiche, anche scomode, in base ai nostri programmi, percorsi, ragionamenti, dibattiti interni”.

Il Presidente Mcl, neo-riconfermato alla guida del Movimento, ha sferrato un duro attacco nei confronti dei Pacs e di una certa sinistra anticlericale e ultra-libertaria: “Dal dibattito congressuale emerge chiaramente ‘con chi stiamo’ – ha detto -; stiamo con chi condivide le nostre idee, progetti, contenuti: il valore delle persone, della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, della vita fin dal suo concepimento, la difesa dei corpi intermedi, ecc.. Ma emerge anche ‘con chi non stiamo’: non stiamo con le posizioni ultra-laiciste e ferocemente anticattoliche dei radicali (e di chi li aiuta); non stiamo con gli eredi delle correnti nazionalistiche, autoritarie, libertarie e delle correnti direttamente o indirettamente riconducibili all’ispirazione marxista”.

Quanto ai programmi futuri del Movimento, Costalli ha poi affermato: “Avremo un’attenzione particolare nei confronti dei ‘riformisti’, principalmente quelli che partono da comuni radici cristiane, per rinnovare, per modernizzare il Paese, in una logica di coesione sociale. Per questo le riforme vanno fatte!”. “In particolare la riforma Biagi del mercato del lavoro, ma anche la riforma della scuola, dell’università, del tfr: dobbiamo approfondirle, magari migliorarle, completarle, facendo riflessioni e valutazioni attente, senza demonizzazioni e senza pregiudizi ideologici. Fra riforme e conservazioni noi la scelta l’abbiamo già fatta ed è irreversibile”. “Conservazione e corporazioni sono i nemici dello sviluppo, della modernizzazione del Paese, di un futuro migliore per i nostri giovani; conservazione che si annida particolarmente anche in alcune grandi organizzazioni di lavoratori o partiti politici di sinistra!”.

“Non è possibile – ha detto ancora Costalli – che in questo Paese hanno diritto di parola clown e ballerine, demagoghi di mestiere e professionisti del nulla, personaggi come Capezzone e Grillini, come altri ancora di levatura ben modesta: tutti tranne i cattolici (ed il Presidente dei Vescovi italiani). Noi non ci stiamo e lo grideremo chiaro e forte ai tanti pseudo-moralisti che per anni ci hanno ‘ubriacato’ con la loro presunta superiorità morale ed etica: mentre facevano affari…”. (cs)