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MIGRANTI E RIFUGIATI, MONS. VEGLIÒ (PONT. CONSIGLIO): RISPETTARE SEMPRE DIGNITÀ PERSONA

“Come Chiesa vogliamo ribadire che ogni trattato internazionale che non tiene conto della dignità umana della persona umana”, compresa quella dei migranti, “va incontro a grandi difficoltà”: lo ha detto oggi mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione del Messaggio del papa per la 97ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebra il 16 gennaio 2011. “Certo è diritto degli Stati ‘regolare i flussi migratori e difendere le proprie frontiere’ – ha detto mons. Vegliò citando il Messaggio del Papa – per salvaguardare la sicurezza della Nazione, ma tale diritto deve sempre tener conto del principio appena menzionato”. “Non sempre uno Stato riesce a regolamentare il diritto alla regolazione dei flussi – ha aggiunto – e mantenere fede ai diritti scritti che riconoscono la dignità della persona. Compito della Chiesa è allora aiutare i migranti, ma anche stimolare qualche governo ad aiutarli meglio”. Il Messaggio di Benedetto XVI, ha precisato mons. Vegliò, “rafforza nella comunità internazionale la percezione dell’importanza del dialogo e promuove il riconoscimento dei diritti umani per tutti, combattendo contro le nuove forme di razzismo e discriminazione”. A proposito dei rom e dei provvedimenti presi di recente da alcuni Stati europei,mons. Vegliò ha detto che “nessuno vuole assimilarli, li si vuole solo controllare, perché non si può pretendere che ci siano gruppi che sfuggano ai controlli di sicurezza”.Sir