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MONS. CROCIATA: A COLDIRETTI, ANTICIPATE I «TEMPI MIGLIORI CHE TUTTI ATTENDIAMO»

«La perdurante crisi economico-finanziaria, con le conseguenti incognite, pone gli imprenditori agricoli e ittici di fronte a sfide inedite e certamente difficili, che voi siete chiamati ad affrontare da cristiani, coltivando un rinnovato e profondo senso di responsabilità, dando prova di solidarietà e di condivisione». Queste parole, rivolte dal Papa pochi giorni fa alla Coldiretti, sono state riprese questa mattina a Roma da mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, intervenuto all’assemblea nazionale della Coldiretti al Palalottomatica di Roma. Alla presenza di oltre 15 mila delegati, mons. Crociata ha affermato che l’appello del Papa «riporta ai valori essenziali, alle stesse radici di fede, a cui – al di là di ogni sterile retorica – la Coldiretti si è sempre richiamata, quale identità che ha saputo custodire e far germogliare, operando ‘alla luce del Vangelo della carità e nel solco del Magistero sociale della Chiesa’». «Dall’appartenenza a tale orizzonte – ha proseguito – passano le condizioni per la stessa riscossa rispetto ad una crisi che – se si manifesta con evidenza sotto il profilo economico – non da meno affonda in un profondo disorientamento morale, che ha portato ad anteporre al bene comune esigenze e interessi individuali o, comunque, di parte».

Mons. Crociata ha quindi parlato «dell’opera educativa e sociale che portate avanti con generosità», citando quale esempio le iniziative di sostegno ai terremotati di Emilia e Lombardia, tra cui il «recupero delle forme di grana nei magazzini distrutti dal sisma». Circa gli interventi del Governo contro la crisi, mons. Crociata ha ricrodato che «avete saputo unire le ragioni della difesa di legittime agevolazioni del settore primario con la disponibilità a contribuire direttamente al superamento di una situazione che sta mettendo tutti a dura prova». Il segretario generale ha anche evidenziato il contributo del settore sia a livello occupazionale («giovani e anche immigrati che anche grazie alla vostra opera si sono inseriti in agricoltura»), sia per la tutela dell’ambiente e del paesaggio «nonché della salubrità dei prodotti e degli allevamenti, garanzia di qualità e motivo che consente di confidare in una rinnovata accoglienza dei mercati». A questo riguardo ha citato il progetto «Campagna Amica», molto apprezzato su scala nazionale. Infine, mons. Crociata ha rivolto un augurio per la «riscoperta di vecchie produzioni come nelle colture biologiche o integrate» oltre che «nelle nuove proposte» quali cosmesi, erbe officinali «consapevoli che il vostro lavoro già anticipa per il nostro Paese quei tempi migliori che tutti attendiamo». (Sir)