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MORTI NEL MEDITERRANEO: LA MANNA (CENTRO ASTALLI), GARANTIRE «VIAGGI SICURI E ACCOGLIENZA»

«Le 54 vittime al largo della Tunisia suscitano un profondo dolore» e «fanno emergere ancora una volta interrogativi a cui non è più pensabile non dare risposta». Così padre Giovanni La Manna, gesuita e presidente del Centro Astalli di Roma, commenta la notizia delle morti in mare avvenute nei giorni scorsi. Ricordando «l’importanza e il vincolo dei principi della navigazione», invita poi a non lasciare «imbarcazioni in difficoltà» e chiede «al governo e alle istituzioni comunitarie» di mettere in campo tutti gli «sforzi necessari» per garantire «viaggi sicuri e accoglienza, in un sistema di condivisione delle responsabilità da parte dell’Unione europea». Il presidente del Centro ribadisce «l’urgenza dell’immediato ripristino di Lampedusa come luogo di accoglienza e primo soccorso» e la necessità di «un’accelerazione» nell’applicazione del «programma congiunto di reinsediamento di rifugiati» stabilito dal Parlamento europeo, che permetterebbe «l’arrivo regolare di rifugiati sulla base di quote annuali» messe a disposizione dai governi». L’adesione del nostro Paese al programma di reinsediamento Ue, sottolinea padre La Manna, «sarebbe una decisione coraggiosa» e «un primo passo verso l’apertura di canali d’ingresso protetti nell’Unione per chi scappa da guerre e persecuzioni». (Sir)