Italia

Mafia Capitale: Libera, «sentenza da rispettare ma che lascia perplessi»

«Abbiamo sempre detto durante il processo – prosegue Libera – che eravamo davanti a presenze corruttive rafforzate da condotte mafiose e il non riconoscere il reato associativo ci lascia perplessi, siamo davanti a una lettura diversa del contesto e del compendio probatorio. Le carte processuali e le intercettazioni trascritte, al di là della sentenza, raccontano di una Capitale con ferite profonde, dove la corruzione, il mercimonio della cosa pubblica, una criminalità violenta e predatoria, ha inquinato e condizionato il tessuto sociale, politico ed economico».

Noi, assicura Libera, «continueremo a mantenere alta la guardia sul tema delle mafie e della corruzione e tenere accesi i riflettori sul prosieguo del processo consapevoli che le presenze mafiose e i fenomeni di corruzione, che interessano questo territorio come ormai la maggior parte delle zone del Paese, si contrastano con la repressione e gli strumenti giudiziari, ma il primo e imprescindibile strumento rimane il risveglio delle coscienze, l’orgoglio di una comunità che antepone il bene comune alle speculazioni e ai privilegi, contrastando in tutte le sedi la criminalità organizzata e i suoi complici».