Italia

Mcl, una «summer school» per «ripensare i beni comuni»

La scelta di quest’anno volge lo sguardo alle periferie del mondo, rileggendo l’Expo alla luce dell’esigenza di «Ripensare i beni comuni». Pensata e realizzata congiuntamente dal Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa e dal Laboratorio ExpoLAB – il Laboratorio che l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha appositamente costituito allo scopo di coordinare e promuovere le attività di ricerca e di intervento sui temi caratterizzanti di Expo 2015 -, questa «Summer School» intende fornire, spiegano gli organizzatori, «un contributo rigoroso di riflessione, di valutazione e di proposta» riguardo alle sfide e alle prospettive di Expo. Infatti, non si tratta soltanto della «questione alimentare»: il cibo «esprime culture e identità, tra piacere dei sensi e bisogno di sopravvivenza; ma insieme sollecita a misurarsi con i problemi dell’equità e dello sviluppo, della fame e dell’abbondanza, del rispetto dell’ambiente e della cura dell’umano». Si tratta insomma d’intraprendere un percorso che giunga fino a un radicale ripensamento di quei «beni della terra», di cui la dottrina sociale della Chiesa non cessa di sottolineare la «destinazione universale».