Italia

Meeting Rimini: Gentiloni, «i terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà»

(dall’inviato a Rimini) – Dopo aver ricordato le vittime dell’attentato di Barcellona, Gentiloni ha dichiarato che «Daesh è stato sconfitto» ma «la sua minaccia continua a riguardare tutti. Sono consapevole che nessun Paese, e certo neanche l’Italia, può sentirsi al riparo da questa minaccia». Il premier ha sottolineato anche come sia «decisivo che venga da tutti noi il sostegno all’intelligence, alle forze dell’ordine, ai militari che si impegnano a garantire la nostra sicurezza».

Nel suo intervento, Gentiloni ha parlato anche dello «ius soli» chiarendo che «il Governo non deve avere paura di riconoscere diritti e di chiedere rispetto dei doveri anche a chi in Italia è nato e studia nelle nostre scuole». Sul tema delle migrazioni, il premier ha evidenziato che «chi semina odio e facili illusioni non farà un buon raccolto» e ha ribadito che «il Governo italiano non accetta lezioni da nessuno in campo umanitario».

Sull’immigrazione – ha proseguito – la risposta «è il governo dei flussi e il contrasto dell’immigrazione clandestina», non «l’esclusione né la negazione della realtà». Gentiloni ha poi annunciato che «nella legge di bilancio ci concentreremo sul lavoro per i giovani con incentivi permanenti, che consolideranno i risultati del Jobs Act e sosterranno le politiche attive». «Abbiamo capacità d’impresa, apertura, cultura: chi meglio di noi – ha rilevato – è capace di stare in questo mondo che cambia?». «La crescita – ha evidenziato – è finalmente tornata, frutto delle riforme del governo Renzi e che noi proseguiamo. Non era scontato riuscire a impedire che alcune crisi bancarie mettessero a repentaglio il risparmio». «La sfida dei prossimi anni – ha aggiunto – sarà la qualità della crescita in termini di lavoro e di contrasto all’esclusione sociale».