Italia

Minacce a sedi Caritas Nord: don Soddu, «meraviglia e indignazione»

«La notizia ci colpisce, ci meraviglia e ci indigna – prosegue don Soddu – perché nella nostra opera di servizio sempre ci sforziamo di stare attenti a tutta la persona, a tutte le povertà, tanto quelle più antiche come quelle emergenti; così come cerchiamo di promuovere sempre ciò che porta all’integrazione, all’incontro delle persone piuttosto che alla divisione, in modo che la società cresca con l’apporto di tutti, in un Paese come il nostro che ha nel suo Dna la cultura dell’accoglienza».

«Dal punto di vista della lettura della situazione attuale che l’Europa sta vivendo – ha dichiarato don Francesco Soddu -, dopo i fatti di Parigi e non solo, il dato mi preoccupa assai». «In questo momento abbiamo bisogno di messaggi e segnali volti piuttosto alla pacificazione – ha proseguito Soddu -, non certo alla violenza e al sospetto, alla cultura dello scarto fatta di supposizioni e di tutto ciò che si oppone comunque al progresso». Tutto questo però «non ci scoraggia ; semmai, ci fa capire quanto il Vangelo e il magistero della Chiesa, che si rende vivo attraverso tutto il lavoro del Papa e dei vescovi italiani in merito, vada in altra direzione. Così come ci siamo preparati per il Convegno ecclesiale di Firenze, così come ne è derivato l’impegno per la cultura del nuovo umanesimo, il nostro servizio va avanti, con lo sguardo fisso su Gesù Cristo, morto e risorto. La morte e risurrezione di Cristo – conclude il direttore della Caritas – rimane per noi il paradigma verso cui tendere, la chiave di lettura del nostro operare, ben sapendo che, lungo il cammino della promozione umana, a volte occorre fare i conti anche con delle difficoltà. Ciò che è accaduto appartiene appunto al campo delle difficoltà».