Italia

Minikit da mago a 500 euro

DI ANDREA BERNARDINI

Due italiani su tre si rivolgono, almeno una volta, ad un cartomante, un astrologo, un medium o un sensitivo. Chiedono anticipazioni sulla loro vita o di «forzare» il destino, ricevendo, in genere, conferme su dubbi e preoccupazioni o promesse di fortuna in amore, denaro, salute.

L’ultima «generazione» di utenti si rivolge al mago perché ha conosciuto «chattando» un uomo o una donna, se ne è innamorato, ma non è corrisposto: «Chiedono di creare un legame – ci dice un operatore – e io li soddisfo». Alla richiesta di allontanarsi da un marito «insopportabile, prepotente, talora manesco» si provvede con un rito brasiliano. Due ore a notte per tredici notti e il lavoro è compiuto. «Il cliente deve solo scegliere come allontanarsi dal partner. In genere si preferisce suscitare in quello l’interesse per un’altra persona, la fuga da casa, il divorzio consensuale, gli approvvigionamenti pagati».

Secondo gli addetti ai lavori, sono circa cinquantamila – uno ogni mille abitanti – gli operatori dell’occulto presenti in Italia, capaci di muovere un giro di affari difficilmente stimabile. Già, perché oltre la metà di essi toglie o fa «fatture», ma non rilascia… fattura a fine servizio. Una discreta rappresentanza di operatori dell’occulto si trova in questi giorni al Palazzo dei congressi di Pisa, per la decima rassegna nazionale «tra sogno, magia e mistero».

Ed è sufficiente muoversi tra gli stand allestiti nella prestigiosa struttura universitaria per capire le dimensioni del business.

Lo abbiamo fatto, pur storditi dai profumi di essenze varie e il «cicaleccio» insistente di visitatori incuriositi e profani e operatori altrettanto profani e non sempre preparati a rispondere. Un giovane si avvicina ad un gazebo dove si vedono pietre offerte come «magiche». Chiede delucidazioni e, a domanda articolata, riceve in risposta da un tizio un po’ balbuziente uno stringato… «dipende dal colore».

Due fidanzati si rivolgono, l’un dopo l’altro, al cartomante, spendono cinquantamila lire a testa, chiedono di verificare il futuro della coppia. Ne escono felici. Ma non potevano parlar tra di loro?

Diecimila lire per conoscere il nome del nostro angelo custode e sapere chi eravamo nella vita precedente, sedici euro per avere la foto della nostra «aura». Lo sguardo vola sulle «rune dei paesi nordici, segni misteriosi di un alfabeto magico per mantenere la salute e raggiungere il successo», «l’energia sottile dei cristalli» o l’esame di grafologia («fammi una firma e ti dirò chi sei»). Notevole anche la bibliografia. C’è anche un «manuale della strega moderna».

Nonostante tanto successo di pubblico, la categoria si sente nell’occhio del ciclone. Tutti condannano l’operato del «maestro», partner in affari di Wanna Marchi, le cui truffe sono state smascherate da «Striscia la notizia».

Ma non dev’essere l’unica «pecora nera» della famiglia se poi se la prendono anche con chi, tra i colleghi, chiede dai due ai dodici milioni di lire (6.197 euro) per un rituale brasiliano vudu o shamanico. Quando la «materia prima» per un rito – assicura un operatore – costa non più di centomila lire.

E il necessario per avviare un’attività – tovaglia, sfera, candele – non costa all’operatore dell’occulto più di un milione di lire, 516 euro. «Poi c’è la consacrazione, l’impegno personale…» cerca di giustificare il venditore all’ingrosso. «E i rischi personali che si assumono quando si fanno riti liberatori – dice una cartomante di San Miniato – acquisendo le negatività che si tolgono al cliente».

Tutti – o quasi – se la prendono con la Chiesa, salvo poi scimmiottarne i segni e i riti sacri.

Ma dove si concentrano gli operatori dell’occulto? Una European Star Shool, una sorta di college che richiama alla mente quello frequentato da Harry Potter: «un po’ ovunque. Ci sono zone, come il meridione, da Napoli in giù, dove cartomanti e sensitivi si trovano ad ogni angolo di strada. Per la magia nera, gli epicentri in Italia si trovano a Siena, Genova e Torino».

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