Italia

Mons. Galantino: su referendum, «non ho ancora deciso, mi sto informando»

Tra gli ospiti in studio due giuristi di opposto orientamento (Anna Falcone per il ‘No’ e Francesco Clementi per il ‘Sì’), servizi e interviste al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio e al vice Presidente della Camera, Luigi Di Maio. «Mi dispiacerebbe – ha proseguito mons. Galantino – se la gente rimanesse ai margini considerata l’importanza della posta in gioco e la necessità del Paese di muoversi, prendere decisioni e darsi un impegno particolare. Non mi piacerebbe che la posizione che uno assume fosse poco razionale».

«Il clima sociale che si avverte oggi – ha proseguito mons. Galantino – è quello sentito dalla gente: da una parte una stanchezza per tutto quello che è ripetitività e poca vitalità e dall’altra la possibilità di poter guardare avanti con più speranza e decisione». Il giorno dopo il voto, ha sottolineato mons. Galantino, «mi piacerebbe vedere un Paese che di fronte a un appuntamento come questo si presentasse più unito non perché appiattito su posizioni preconcette ma perché desideroso di fare qualcosa di bello e nuovo per questa nostra Italia. Per tutti questi motivi condivido e rilancio la posizione e l’invito che il card. Bagnasco ha più volte ribadito: come Chiesa italiana non ci piace una politica che sia fatta solo di rivalse, interessi di bottega e realtà poco partecipate. Per cui è necessario, prima di tutto, tornare a invitare le persone a esercitare il proprio impegno a vivere questo diritto e dovere di partecipazione all’appuntamento referendario. C’è poi un altro impegno molto importante che è quello d’informarsi. La partecipazione e l’informazione infatti sono necessarie per arrivare al voto con la testa ben messa e non di pancia». All’interno del mondo cattolico e della Chiesa «non mi scandalizzano le posizioni diversificate» sul ‘Sì’ o ‘No’ «soprattutto se queste opinioni sono frutto di considerazioni prese in maniera consapevole non per interessi di bottega o di parte ma frutto di un dibattito e una dialettica».