Italia

Morte malato Sla a Montebelluna: Amci, «merita rispetto e solidarietà»

«Nella vicenda Bettamin dove ci sono malattia, sofferenza e morte bisogna entrare in punta di piedi perché merita rispetto, solidarietà e silenzio e non certo artificiose speculazioni ideologiche». Lo ha detto oggi Giuseppe Battimelli, vicepresidente nazionale dell’Associazione medici cattolici italiani (Amci) e della Società italiana per la bioetica e i comitati etici, autore anche di un articolo sulla sedazione palliativa profonda pubblicato recentemente su «Medicina e Morale», intervistato a Skytg24 da Paola Saluzzi.

«La sedazione palliattiva profonda continua nell’imminenza della morte – spiega -, se praticata con metodi rigorosi, e dalle notizie che si hanno, così come attuata nel caso del paziente di Montebelluna, è deontologicamente, legalmente (vedi la legge 38 del 2010) e moralmente lecita perché rientra tra i trattamenti medici e non è una pratica eutanasica», ha aggiunto. «In casi come questi non è stata richiesta nessuna procedura eutanasica ma la sedazione profonda che ha la finalità di combattere nell’imminenza della morte un sintomo refrattario e incoercibile non altrimenti risolvibile cosicché la malattia ha fatto il suo corso. La sospensione di alimentazione e idratazione, avvicinandosi la morte, è lecita quando queste ultime diventano non più utili per lo scopo per le quali erano state attivate», ha rilevato. Sul biotestamento, il cui testo di ddl è in discussione alla Camera, il vicepresidente Battimelli solleva «notevoli perplessità e critiche per i tempi ristretti assegnati, a fronte di problematiche così delicate e divisive». «Mi auguro – conclude – che in aula il 20 febbraio si possa svolgere un dibattito più ampio e articolato sulle molte criticità presenti nel testo».