Italia

Nasce il governo Letta: 9 ministri Pd, 5 Pdl, 3 montiani, 1 radicale e 3 tecnici

Una lunga, lunghissima e calorosa stretta di mano. è con questo gesto che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il neo presidente del Consiglio, Enrico Letta hanno suggellato davanti ai giornalisti e i fotografi al Quirinale la nascita del nuovo esecutivo.

Si è trattato di un gesto non certo formale. I due presidenti hanno intrecciato a lungo entrambe le mani, quasi a sancire la conclusione di un lungo e proficuo lavoro. Informale anche l’arrivo del Presidente della Repubblica davanti ai giornalisti, mentre il premier stava ancora terminando la lettura dei nuovi ministri. Subito dopo l’intervento di Letta il Capo dello Stato ha preso subito la parola per un breve discorso durante il quale, fra l’altro, ha ringraziato il neo premier per la nascita di questo governo.

La squadra di governo guidata dal neo presidente del Consiglio Enrico Letta ha una forte connotazione politica. Il numero dei cosiddetti «tecnici» si ferma a 3 su un totale di 21 ministri. Nove i «politici» in quota Pd, mentre dal centrodestra ne arrivano cinque. Tre le personalità indicate da Scelta civica. Emma Bonino è, invece, l’esponente radicale nel governo. I ministri appartenenti al Pd sono: Dario Franceschini (Rapporti con il Parlamento); Graziano Delrio (Affari regionali); Carlo Trigilia (Coesione Territoriale); Flavio Zanonato (Sviluppo); Maria Chiara Carrozza (Istruzione e Università); Massimo Bray (Beni Culturali); Andrea Orlando (Ambiente); Cecile Kyenge (Integrazione); e Josefa Idem (Pari opportunità, sport e Politiche giovanili).

Cinque, invece, i ministri targati Pdl: Angelino Alfano (vicepremier e interni); Gaetano Quagliariello (Riforme costituzionali); Beatrice Lorenzin (Salute); Nunzia De Girolamo (Politiche agricole); e Maurizio Lupi (Infrastrutture e trasporti). Mauro Mauro (Difesa), Enzo Moavero Milanesi (Affari Europei) e Giampiero D’Alia (Pubblica amministrazione e semplificazione) sono i tre ministri di Scelta Civica. Emma Bonino (Esteri) è invece l’esponente radicale nell’esecutivo.

I ministeri ricoperti dai tecnici sono Lavoro e Politiche sociali (Enrico Giovannini), Economia (Fabrizio Saccomanni) e Giustizia (Anna Maria Cancellieri).

I profili dei nuovi ministri