Italia

PROGETTO CULTURALE: CRISI DEMOGRAFICA, OGNI NUOVO NATO È SEGNO DI SPERANZA

Offrire “elementi di consapevolezza e spunti di riflessione per mantenere vivo il dibattito” sulla crisi demografica che sta segnando il nostro Paese, “con l’auspicio” di vedere finalmente tradotte in fatti concreti le “iniziative di contrasto ai risvolti negativi delle tendenze in atto che da tanto, forse troppo, tempo vengono inutilmente richieste”. È l’obiettivo de “Il cambiamento demografico. Rapporto-proposta sul futuro dell’Italia” (Laterza, Bari-Roma 2011) che, curato dal Comitato per il progetto culturale della Cei (www.progettoculturale.it), verrà presentato domani sera a Roma (via di Villa Sacchetti, 17 – ore 18). Ad illustrarlo sono nell’introduzione gli stessi curatori, per i quali da anni in Italia nascono ogni anno meno di 600mila bambini (561.944 nel 2010, secondo l’Istat), 150mila in meno di quanto sarebbe necessario “solo per garantire” nel tempo “l’attuale dimensione demografica”, mentre la fecondità “si è attestata attorno alla media di 1,4 figli per donna”. Il volume presenta dati e analisi delle trasformazioni sociali degli ultimi anni, riflessioni, sfide e proposte; sottolinea il ruolo centrale della famiglia e, soprattutto, la necessità di “una maggiore consapevolezza” del “profondo significato simbolico-culturale collegato alla messa al mondo dei figli. Ogni bambino che nasce è infatti un segno di speranza, di fiducia nei riguardi del mondo e della vita”. (Sir)