Italia

Patente a punti? Sì, grazie

Con il 1° gennaio 2003 entrerà in vigore il nuovo Codice della Strada che, come noto, oltre ad inasprire 1’importo di molte sanzioni amministrative – come, ad esempio, quella per chi usa guidando il telefonino non a viva voce – contiene anche numerose innovazioni punitive, come – sempre ad esempio – l’introduzione della patente a punti, che ovviamente è da considerarsi un vero e proprio flagello per gli indisciplinati impenitenti. Queste due considerazioni, come già accennato, sono soltanto di ordine esemplificativo nel contesto dell’ampio e complesso dispositivo in cui si articola la nuova normativa, ma si riferiscono anche ad altrettante disposizioni destinate ad incidere fortemente sul futuro comportamento dell’utente della strada.Per questo abbiamo sentito il parere del consigliere nazionale dell’Automobile club d’Italia e presidente dell’Aci Lucca Roberto Monciatti. «Non ci sono dubbi – spiega – sulla proclamata severità del nuovo Codice della Strada, anche se si tratta della logica conseguenza di uno stato di cose giunte ormai al limite di rottura. Importante, caso mai è di riuscire a fare applicare sistematicamente alcune norme di particolare importanza, come quella dell’uso del cellulare mentre si guida. Perché fino ad oggi mi risulta, data la difficoltà oggettiva di rilevare la diffusissima infrazione, che siano state rilevate pochissime multe rispetto all’evidenza dei fatti».

E la patente a punti? «La ritengo indispensabile a tutti gli effetti – sottolinea Monciatti – anche e soprattutto perché oggettivamente tardiva. Con questa sacrosanta innovazione, che allinea l’Italia ad altre nazioni europee, si andranno così finalmente a colpire duramente tutti gli irresponsabili, troppi in ogni caso, che circolano per le strade. Oggi, infatti, a parte l’eccesso di velocità, il mancato rispetto della distanza di sicurezza e del diritto di precedenza, i sorpassi azzardati, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, agli incroci regolati da semaforo si continua a passare con il rosso, mentre dall’altro lato si parte quando ancora non è apparso il verde. È quindi auspicabile che, sia con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, quanto e soprattutto con una conseguente maggiore sorveglianza da parte di tutti i corpi preposti alla sua applicazione, si riesca finalmente a mettere un po’ d’ordine sulle nostre strade».

Ma secondo il consigliere nazionale dell’Automobi club d’Italia questo non basta. «L’Aci, pur ritenendo necessaria un’efficace e pressante azione repressiva, – osserva – è altresì indispensabile procedere ad un altrettanto efficace e pressante azione preventiva, educando in particolar modo all’educazione alla sicurezza stradale tutti coloro che saranno gli utenti di domani, cioè i ragazzi ed i giovani di oggi».È evidente che abbiamo toccato solo i due punti più eclatanti che caratterizzano il nuovo Codice della Strada, ma ne restano moltissimi altri che meriterebbero una profonda riflessione. Cosa ne pensa, comunque, dei limiti differenziati di velocità in autostrada? «La circolazione stradale non richiede eccessive articolazioni di legge, ma norme certe ed inequivocabili – risponde Monciatti – e in questo caso specifico, purtroppo, non c’è assoluta chiarezza. Si è per esempio stabilito che sulle autostrade a tre corsie si possa viaggiare fino a 150 km/h, ammesso però che le condizioni metereologiche siano perfette, o quasi. Questo limite però viene ridotto a 130 in caso di pioggia, o comunque di tempo perturbato. A parte il fatto che solo una minoranza di utenti rispetta qualsiasi limite di velocità non capisco le ragioni che hanno determinato la variazione del limite di velocità sulle autostrade a tre corsie, una volta constatato che sarà ben difficile rilevare le infrazioni in caso di pioggia, a meno che non si dispongano posti fissi di controllo con ausilio del meteosat registrante il microclima locale».

E per quanto riguarda la guida dei motorini? «Una volta constatato che danno corpo ad uno dei maggiori pericoli della strada – conclude Monciatti – ritengo indispensabile che chi li guida debba essere in possesso di una vera e propria patente di guida, che garantisca sulla conoscenza non solo della segnaletica stradale, ma in primo luogo di tutte le principali norme del Codice della Strada. Pertanto, il previsto patentino rilasciato nelle scuole lo ritengo del tutto inadeguato. Infine, sulla questione del passeggero che può essere trasportato solo da un guidatore di maggiore età e su di un mezzo appositamente omologato, credo che sia indispensabile una totale riscrittura dell’articolo in forma molto più semplice e chiara per evitare ogni e qualsiasi eventuale equivoco d’interpretazione».

M. P.

Le principali novità

• PATENTESITUAZIONE ATTUALE. Alla violazione di determinate norme comportamentali consegue, quale sanzione di carattere accessorio, la sospensione della patente di guida per un periodo prederminato nel minimo e nel massimo. Tale sanzione accessoria è riconducibile a violazioni di particolare gravità. INNOVAZIONI. Al momento del rilascio della patente viene attribuito un punteggio di 20 punti che subisce decurtazioni ad ogni violazione. I punti possono essere riacquistati mediante la frequenza dei corsi di aggiornamento oppure automaticamente se nel triennio successivo all’ultima decurtazione non vengono commesse infrazioni. In ipotesi di perdita totale del punteggio, il titolare della patente dovrà sottoporsi ad esame di revisione entro trenta giorni dalla notifica del relativo provvedimento, pena la sospensione a tempo determinato della patente di guida. • CICLOMOTORISITUAZIONE ATTUALE. È consentita la guida di ciclomotori a coloro che abbiano compiuto i quattordici anni, è vietato trasportare passeggeri sul ciclomotore, i ciclomotori devono essere dotati di un contrassegno di identificazione. INNOVAZIONI. È previsto il certificato di idoneità per la guida di ciclomotori, che potrà conseguirsi superando un esame finale, dopo aver frequentato appositi corsi organizzati dalle autoscuole. Altra novità riguarda il trasporto di un passeggero sui ciclomotori. Ancora vietato ai conducenti che non abbiano compiuto i diciotto anni, sarà invece consentito ai conducenti maggiorenni muniti di patente o di certificato di idonerità alla guida, purchè il ciclomotore sia omologato per il trasporto di due persone. La targa sarà personale e pertanto trattenuta dal titolare in caso di vendita del veicolo. • VELOCITÀ IN AUTOSTRADASITUAZIONE ATTUALE. L’articolo 142 del codice della strada fissa in 130 km/h il limite massimo di velocità in autostrada.

INNOVAZIONI. Con la modifica prevista il limite massimo generale di velocità resterà fissato in 130 km/h, ma potrà essere elevato fino a 150 km/h solo sulle autostrade a tre corsie più la corsia di emergenza.

Il testo del nuovo codice della strada