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Quirinale: finite le consultazioni di oggi, si attendono le valutazioni del Capo dello Stato

«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà domani 22 maggio, al Quirinale, alle ore 11.00 il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e alle ore 12.00 il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati». Lo riferisce una nota del Quirinale che poco prima aveva dichiarato con un post sul sito «concluse le consultazioni del 21 maggio con le delegazioni del ‘Movimento 5 Stelle’ e della ‘Lega-Salvini premier’».

All’uscita dalle consultazioni né Luigi Di MaioMatteo Salvini ha esplicitato nelle dichiarazioni ai giornalisti il nome proposto al Capo dello Stato. Di Maio lo ha fatto più tardi su un blog. Il nome è quello del giurista Giuseppe Conte, di cui si è già parlato ampiamente nei giorni scorsi. Adesso si attendono le valutazioni e le decisioni del Presidente della Repubblica, a cui spetta la nomina del Presidente del Consiglio dei ministri in base all’art.92 della Costituzione.

«Abbiamo indicato al Presidente della Repubblica il nome che riteniamo possa portare avanti al meglio, con una leadership solida, il contratto di governo», aveva detto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, al termine dell’incontro di questo pomeriggio al Quirinale. «Qualora il Presidente della Repubblica dovesse valutare il nostro nome un nome giusto», ha poi aggiunto, quello che nascerà sarà comunque «un governo politico» perché «il nostro vero leader» è il programma. Di Maio ha sottolineato con forza che dentro il contratto di governo ci sono «le grandi battaglie storiche» del M5S (che ha sinteticamente elencato) e alle critiche che sono arrivate, in particolare dall’estero, ha risposto così: «Fateci partire» e dopo giudicherete. Di Maio ha parlato di «un momento storico» in cui «finalmente nasce la Terza Repubblica».

«Abbiamo fatto il nome, abbiamo ben chiara la squadra e il progetto di Paese». «Nel pieno rispetto delle prerogative del Presidente della Repubblica aspettiamo le sue indicazioni», ma «non vediamo l’ora di partire», aveva dichiarato da parte sua il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, davanti ai giornalisti al termine del colloquio con il Capo dello Stato. Rivolgendosi a «ministri di Paesi esteri» e «commissari», Salvini ha affermato che «non hanno niente di cui preoccuparsi» perché il governo che nascerà vuole «far crescere l’economia per ridurre il debito». «Vogliamo un governo – ha sottolineato il leader leghista – che metta l’interesse nazionale italiano al centro, rispettando tutto e tutti nei limiti del possibile», ma mettendo «sempre al centro gli italiani».