Italia

Quirinale: incarico a Giuseppe Conte. «Sarò avvocato difensore degli italiani»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato a Giuseppe Conte l’incarico di formare il nuovo governo. Lo ha comunicato il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti, al termine dell’incontro tra il Capo dello Stato e il prof. Conte, che – come da prassi – si è riservato di accettare.

«Se riuscirò a portare a compimento l’incarico esporrò alle Camere un programma basato sulle intese intercorse tra le forze politiche di maggioranza», ha dichiarato il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, riferendo di aver ricevuto da parte del Capo dello Stato l’incarico di formare il nuovo governo e di averlo accettato con riserva. Conte tornerà quindi «nei prossimi giorni» al Quirinale per sciogliere la riserva e sottoporre al Presidente della Repubblica le proposte per la nomina dei ministri. Il presidente del Consiglio incaricato ha sottolineato di essere «consapevole» delle sfide della fase che si sta vivendo e della «necessità di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia». Il governo dovrà «cimentarsi da subito» con «i negoziati in corso» su temi cruciali come il bilancio europeo, il diritto d’asilo e l’unione bancaria. Conte intende «impegnare a fondo l’esecutivo» su questi temi costruendo «alleanze opportune» e operando secondo «una direzione di marcia che tuteli e rifletta gli interessi nazionali».

Il Paese «attende risposte» e quello che nascerà sarà «il governo del cambiamento», ha affermato ancora Conte, spiegando che porrà «a fondamento dell’azione di governo» quel «contratto» a cui lui stesso ha dato il suo contributo, «nel rispetto delle prerogative che la Costituzione attribuisce al presidente del Consiglio dei ministri» e delle altre «previsioni e regole costituzionali». «Mi accingo a difendere gli interessi di tutti gli italiani in tutte le sedi», ha aggiunto facendo riferimento alla sua professione, «sarò l’avvocato difensore del popolo italiano» e ciò «dialogando» con le istituzioni europee e i rappresentanti degli altri Paesi.

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Chi è il premier incaricato

Giuseppe Conte è un professore universitario e avvocato civilista. Ha 54 anni, è nato a Volturara Appula, in provincia di Foggia, ma da bambino ha vissuto anche a San Giovanni Rotondo, dove il padre si era trasferito per lavoro. Separato e con un figlio di dieci anni, vive a Roma, dove esercita la professione forense. Ha la cattedra di diritto privato all’università di Firenze ed è docente anche presso la Luiss. È stato fino a pochissimo tempo fa membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, l’organo di autogoverno di questa branca della magistratura, incarico che ha lasciato quando il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, lo ha inserito nell’ipotetica squadra di governo presentata prima delle ultime elezioni. In quel contesto avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di ministro per la Pubblica amministrazione, la deburocratizzazione e la meritocrazia.

Come membro del «Csm amministrativo», Conte era stato eletto dal Parlamento nel 2013 su indicazione dei Cinquestelle e a quella circostanza risalgono i primi contatti con il movimento, come aveva precisato lo stesso professore in una trasmissione televisiva. «Il mio cuore ha battuto tradizionalmente a sinistra», aveva rivelato Conte in quella stessa sede, rispondendo a una domanda sul suo posizionamento ideale. Tra i vari incarichi ricoperti si segnalano la partecipazione al consiglio d’amministrazione dell’Agenzia spaziale italiana e la nomina, da parte della Banca d’Italia, a componente dell’Arbitro bancario finanziario, il sistema di risoluzione alternativa delle controversie tra banche e clienti.

Conte è anche membro del comitato scientifico del collegio universitario Villa Nazareth, l’istituzione che accoglie studenti meritevoli ma privi di mezzi e che dal 1986 è gestita dalla Fondazione Comunità Domenico Tardini Onlus, presieduta dal cardinale Achille Silvestrini. La sua formazione giuridica è iniziata all’università La Sapienza di Roma, dove Conte si è laureato con lode nel 1988. Un curriculum molto ampio, il suo, e su di esso negli ultimi giorni si sono sviluppate aspre polemiche per alcune inesattezze relative ai corsi frequentati all’estero.

Stefano De Martis