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RICHIEDENTI ASILO: UNHCR, NEL 2011 DOMANDE AUMENTATE DEL 20%

Nel 2011 il numero di richiedenti asilo in Occidente è salito del 20%, con cifre record dovute ai conflitti in Libia, Siria e Costa d‘Avorio. È quanto emerge dal rapporto «Asylum Levels and Trends in Industrialized Countries 2011» sull‘asilo nei Paesi industrializzati, pubblicato oggi dall‘Alto commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati (Unhcr). Secondo il report, che prende in esame 44 Paesi in Europa, Nord America, Australia e Asia Nord-Orientale, l’incremento maggiore riguarda l‘Europa meridionale, dove sono state presentate 66.800 domande d‘asilo: un aumento dell‘87% con rifugiati arrivati per lo più in barca in Italia e a Malta, dall‘Africa del Nord o sub-sahariana. Anche la Turchia ha registrato un forte aumento di iracheni. Nel complesso, nel 2011 sono state registrate nei 44 Paesi industrializzati 441.300 richieste di asilo rispetto alle 368.000 dell‘anno prima. Il gruppo più consistente è formato dagli afghani con 35.700 richieste – un aumento del 34% rispetto al 2010 – seguiti da cinesi (24.400 richiedenti)e iracheni (23.500). Tra i Paesi considerati dal rapporto, sono gli Stati Uniti a collocarsi al primo posto come Paese con il maggior numero di domande d‘asilo ricevute nel 2011 (74 mila domande stimate, delle 99.400 ricevute da tutta l’America del nord). In Italia ne sono state registrate oltre 36 mila con un aumento del 240% rispetto al 2010, quando erano però in atto le politiche di respingimenti.“L‘elevato numero di domande d‘asilo – commenta l‘Alto commissario Onu Antonio Guterres – mostra chiaramente come il 2011 sia stato un anno di grande difficoltà per moltissime persone. Noi possiamo solo essere lieti del fatto che durante tutto l‘anno il sistema internazionale dell‘asilo è rimasto saldo”. E avverte: “È tuttavia importante guardare queste cifre in prospettiva. Il numero delle domande d‘asilo presentate in tutti i Paesi del mondo è ancora inferiore alla popolazione di Dadaab, un campo di rifugiati nel nord-est del Kenya”. Dall’Unhcr la precisazione che “le domande d’asilo non costituiscono un‘indicazione di tendenze migratorie, né il riflesso del numero di persone che ottengono il riconoscimento di rifugiati”. (Sir)