Italia

Referendum, gli italiani bocciano la riforma e Renzi si dimette. Toscana in controtendenza

L’affluenza è stata del 68,48% e, in 61.551 sezioni, il Sì ha raccolto il 40,88% dei voti (13.429.357). Gli elettori, dunque, hanno respinto la riforma della Costituzione approvata dal Parlamento. Tra gli italiani all’estero, il Sì ha raggiunto il 64,70% con 722.672 voti mentre il No si è fermato al 35,30% con 394.253 voti.

«Adesso è il momento di una grande responsabilità, come sempre a tutte le parti e a tutti i livelli», ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, commentando il risultato del referendum costituzionale. Il cardinale è intervenuto questa mattina a margine della messa celebrata nella cattedrale di San Lorenzo per la ricorrenza di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco e dei Marinai. Ai cronisti presenti, che gli hanno chiesto se adesso il rischio dell’Italia è di un Paese spaccato, il cardinale ha riposto: «Cerchiamo di camminare insieme».

La Toscana (con Emilia Romagna e Trentino Alto Adige) è una delle tre regioni in controtendenza, cioè dove ha prevalso il si. Altissima l’affluenza: il 74,77%, con punta massima in provincia di Firenze (77,79%) e minima a Massa Carrara (68,89%). Nella nostra regione i sì sono stati 1.105.769, pari al 52,51%; i no 1.000.008. Pochissime le schede bianche (0,27%) o nulle (0,62%). E’ Firenze la provincia dove si è registrato il maggior numero di sì alla riforma costituzionale (57,71%). Seguono: Siena (57,18%), Prato (55,72%), Arezzo (54,07%), Pistoia (52,14%) e Pisa (50,02%). Il sì ha perso invece nelle altre province toscane: a Livorno (49,28%), Grosseto (46,90%), Lucca (46,55%) e Massa (41,53%).