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SALUTE MENTALE: IL 5 DICEMBRE SI CELEBRA LA PRIMA GIORNATA NAZIONALE. CARITAS: SIAMO TUTTI INTERPELLATI

Si celebra domenica 5 dicembre la prima giornata nazionale della salute mentale. A livello mondiale, i disturbi neuropsichiatrici sono causa di morte per 1.105.000 persone. “La malattia mentale non deve essere vissuta come questione psichiatrica, da delegare solo ai tecnici – sottolinea mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana -. Ogni cittadino, ogni cristiano deve sentirsi interpellato dalla sofferenza di tanti malati e delle loro famiglie che vivono spesso nel nascondimento e nella solitudine”. “Senza contare – aggiunge – un’altissima percentuale di vittime di traumi psicologici per un miliardo di persone che convivono con guerre, terrorismo, torture ed altre forme di violenza”. One billion (un miliardo) è appunto il titolo del progetto che ha visto oggi a Roma l’incontro con i Ministri della sanità di 50 paesi per discutere di piani sanitari per la cura di queste ferite invisibili. In Italia, secondo studi recenti, c’è una minore percentuale di malati di mente e di suicidi rispetto agli altri Paesi europei e agli Usa. Questi dati non negano però la presenza di numerose persone che soffrono a causa di una malattia mentale, né l’aumento del problema tra i preadolescenti. Solo di depressione soffrono in media 17 italiani su 100 e ogni anno si verificano 250 casi in più ogni 10 mila abitanti.

La Caritas invita ad aderire alla giornata e sottolinea una serie di problemi: “troppo spesso strutture e/o personale sono insufficienti per un tempestivo ed efficace intervento; manca una presa in carico da parte dei servizi territoriali di tutte quelle persone con una doppia diagnosi di malattia mentale e dipendenza; negli Ospedali psichiatrici giudiziari vengono spesso violati i diritti più elementari: in alcuni di questi, scarseggiano il cibo e i farmaci”. Perciò la Caritas auspica “un cambiamento che metta a regime i Dipartimenti di salute mentale, dotandoli di personale sufficiente; favorisca l’acquisizione di alloggio e lavoro ai malati; faccia sentire loro la vicinanza di tutta la società”.Sir