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SCUOLA: FISM, NO A TAGLIO FINANZIAMENTI STATALI, PIÙ ATTENZIONE AL SERVIZIO PUBBLICO DELLA SCUOLA PARITARIA

Un eventuale taglio dei contributi statali per le scuole dell’infanzia paritarie, e dunque anche per quelle dei Comuni, “avrebbe come unica conseguenza un aumento di spesa per le giovani famiglie italiane”. A farlo presente al governo, impegnato in queste ore a definire il Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria) 2007, è la Fism (Federazione italiana scuole materne), che sostiene da oltre 30 anni le ottomila scuole dell’infanzia. In una nota diffusa oggi, la Fism fa presente che “nella precedente legislatura i contributi previsti per la scuola dell’infanzia paritaria sono calati nettamente”, nonostante la legge 62/2000 sulla parità scolastica abbia riconosciuto le scuole materie paritarie, Fism e comunali, come parte integrante del “servizio nazionale di istruzione”.

Negli ultimi anni – è la denuncia della Fism – lo stanziamento statale per queste scuole non solo non ha ottenuto l’incremento per l’indice di inflazione programmata, ma è stato ridotto, nonostante nell’ultimo quinquennio le suole dell’infanzia paritarie abbiano registrato un aumento pari al 54,44%”. Di qui l’auspicio che il nuovo governo “rimedi all’inerzia del precedente, a cominciare dal recupero, nel piano pluriennale, dello stanziamento relativo al 2007 drasticamente tagliato”, o quantomeno dall’adeguamento “al mutato valore della moneta” degli stanziamenti. Sir