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SHOAH: PADRE LOMBARDI, «CHI LA NEGA NON SA NULLA DELLA CROCE»

“Chi nega il fatto della Shoah non sa nulla né del mistero di Dio, né della Croce di Cristo. Tanto più è grave, quindi, se la negazione viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioè di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica”. È quanto ha affermato questa mattina padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, in una nota per la Radio Vaticana, ritornando sulle polemiche suscitate dopo le dichiarazioni negazioniste del vescovo lefebvriano Richard Williamson. Mercoledì scorso, ha ricordato padre Lombardi, al termine dell’udienza generale, il Papa ha ripreso “la profonda meditazione” sulla Shoah del “suo discorso nel campo di concentramento di Auschwitz. Non ha solo condannato ogni forma di oblio e di negazione della tragedia dello sterminio di sei milioni di ebrei, ma ha richiamato i drammatici interrogativi che questi eventi pongono alla coscienza di ogni uomo e di ogni credente”. “È la fede nella stessa esistenza di Dio – ha detto padre Lombardi – che viene sfidata da questa spaventosa manifestazione della potenza del male. La più evidente per la coscienza contemporanea, anche se non la sola”. Benedetto XVI, ha proseguito, “lo ha riconosciuto lucidamente nel discorso di Auschwitz, facendo sue le domande radicali dei salmisti a un Dio che appare silente ed assente. Di fronte a questo duplice mistero – della potenza orribile del male, e dell’apparente assenza di Dio – l’unica risposta ultima della fede cristiana è la passione del Figlio di Dio”. Queste, ha concluso il direttore della sala stampa vaticana, “sono le questioni più profonde e decisive dell’uomo e del credente di fronte al mondo e alla storia. Non possiamo e non dobbiamo evitarle e tanto meno negarle. Se no, la nostra fede è ingannevole e vuota”. La Radio Vaticana ha anche informato che il cardinale Walter Kasper, presidente della Commissione per i rapporti con l’ebraismo, ha inviato una lettera al Gran Rabbinato di Israele proponendo di non rinviare l’incontro ebraico-cattolico in programma a marzo a Roma e messo in discussione dopo le dichiarazioni negazioniste del vescovo lefebvriano Richard Williamson.Sir