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SIENA, INAUGURATO CENTRO PER PROMUOVERE VACCINI; CARD.MARTINO, POCO INTERESSE AZIENDE MALATTIE POVERI

“La Santa Sede è molto vicina a qualunque iniziativa che possa promuovere la salute nei paesi in via di sviluppo e soprattutto sostiene l’appoggio alla ricerca per combattere le malattie dimenticate e trascurate”. Lo ha detto il cardinale Renato Martino, presidente del consiglio giustizia e pace all’inaugurazione del centro di ricerca Novartis dedicato ai vaccini per le malattie dimenticate. Tale sostegno, ha proseguito il cardinale Martino, dipende anche “dal poco interesse che le aziende farmaceutiche hanno nei confronti delle malattie povere, perché i pazienti sono poveri e non possono comprarsi le medicine per cui non vale promuovere la ricerca senza aver un rientro economico”. Il cardinale ha ricordato la stretta collaborazione avuta con il premier inglese Gordon Brown per la promozione dell’Iffim (International Financing Facility for Immunitations) nel quale alcuni governi si sono impegnati nelle missioni di alcune obbligazioni i cui proventi sono destinati alla ricerca e a vaccini per i paesi in via di sviluppo. “Per conto del Papa – ha ricordato il cardinale – ho acquistato nel 2006 il primo bond di mille dollari. Credo che iniziative come queste vadano sostenute fortemente”. Martino ha ricordato inoltre che gli aiuti finanziari “non devono essere elemosina ma devono dare la possibilità ai paesi poveri di essere protagonisti del proprio sviluppo”. Il Centro inaugurato oggi a Siena è la prima struttura di questo genere ad essere creata da uno dei principali produttori di vaccini al mondo per rispondere alla richiesta finora insoddisfatta di vaccini per le cosiddette malattie dimenticate e per far questo la ricerca, ha spiegato Rino Rappuoli, responsabile della ricerca Novartis, si concentrerà su vaccini mirati ai bisogni dei paesi in via di sviluppo e sarà in questi paesi che tali prodotti verranno introdotti per prima. Il Centro (Novartis Vaccine Institute for Global Health) sarà anche un polo di eccellenza della ricerca che potrà attrarre cervelli italiani e stranieri. L’obiettivo è per il momento raccogliere 80 studiosi e l’impegno finanziario annuale é di 5 milioni di dollari. Alla guida dell’Istituto è stato chiamato Allan Saul, ricercatore con quasi trenta anni di attività alle spalle, esperto di vaccini, proveniente dal National Institutes of Health degli Stati Uniti. Tra le priorità la messa a punto di vaccini contro infezioni che provocano milioni di morti nei bambini, come la salmonella, la shigella ed escherichia coli. Secondo quanto ha spiegato Rappuoli un sesto della popolazione mondiale è colpita da malattie dimenticate eppure l’offerta di farmaci e vaccini per queste malattie è limitata e solo il 10% della ricerca medica mondiale è rivolta ad affezioni che invece rappresentano il 90% del carico patologico mondiale. Da qui la necessità urgente di sviluppare farmaci e vaccini per malattie che sono prevalentemente limitate ai paesi in via di sviluppo. “Il Centro di Siena – ha spiegato Paul Herrling, responsabile della ricerca Novartis – vuole diventare un centro di eccellenza, così come è avvenuto nel centro istituito cinque anni fa a Singapore, dedicato allo sviluppo di farmaci per malattie tropicali dimenticate come tubercolosi, malaria e dengue. Anche per i vaccini che verranno studiati a Siena la disponibilità e l’accessibilità economica saranno prioritarie rispetto al valore commerciale o ai potenziali utili”.