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SISMA EMILIA: CARITAS, A FINALE EMILIA COORDINAMENTO AIUTI E ASCOLTO POPOLAZIONE

Aiuti alle fasce più deboli della popolazione, ascolto e cura delle relazioni. Sono queste le priorità per la rete Caritas che sta intervenendo nelle zone terremotate in Emilia Romagna. A Finale Emilia verrà attivato un centro Caritas dove coordinare gli aiuti, per consentire una raccolta delle esigenze e delle risorse da mettere in campo. Sarà anche sede dei coordinamenti interdiocesani e degli incontri con Caritas italiana e il delegato regionale delle Caritas dell’Emilia-Romagna. Al momento c’è ancora tanta paura, anche per il ripetersi delle scosse, e la Protezione civile sta gestendo i campi allestiti dove vengono accolti gli sfollati. La Caritas – informa oggi una nota – si è subito resa disponibile a collaborare con la Protezione civile regionale e le Istituzioni locali per specifici bisogni. Intanto si stanno affiancando le Caritas locali già attive anche prima del terremoto per la distribuzione di generi di prima necessità alle famiglie più in difficoltà. Si intensifica l’attività di ascolto e accompagnamento delle fasce più deboli e si prevede una presenza a medio-lungo termine, avendo sempre come priorità la cura delle relazioni, l‘attenzione alle persone e famiglie, soprattutto a chi ha perso il lavoro a causa dei danni alle strutture produttive, e l’attenzione alla ricostruzione socio-economica, all’animazione e ai luoghi di aggregazione delle comunità. Caritas italiana, il delegato regionale e le Caritas dell’Emilia Romagna coinvolte, presenti anche rappresentanti delle delegazioni delle Caritas del Triveneto e della Lombardia, hanno fatto il punto della situazione dei Paesi più colpiti cercando di capire le necessità più urgenti, insieme al parroco di Finale Emilia, ai parroci di San Felice sul Panaro, Medolla, Massa Finalese, al Vicario episcopale della diocesi di Modena e il Vicario episcopale per la carità dell’Arcidiocesi di Bologna. Le diocesi più colpite risultano Modena, Bologna e Ferrara, con i paesi e le parrocchie nel triangolo di confine tra le tre province. Da tutta Italia e anche dalle Caritas estere continuano ad arrivare a Caritas italiana manifestazioni di solidarietà, di vicinanza e di disponibilità a contribuire agli interventi che di volta in volta verranno concordati in coordinamento con la delegazione regionale. In attesa di indicazioni specifiche, «al momento la forma più immediata ed efficace di sostegno resta l’offerta in denaro», precisa Caritas italiana. Info su: www.caritasitaliana.it, specificando nella causale «Terremoto Nord Italia 2012»