Italia

STAMINALI EMBRIONALI; SCIENZA E VITA: DECISIONE DI MUSSI GRAVEMENTE LESIVA DELLA VOLONTÀ POPOLARE

“La dichiarazione ministeriale è stata gravemente lesiva della volontà popolare manifestata nella consultazione referendaria del giugno 2005 e comunque inopportuna. Chiediamo, pertanto, che tale dichiarazione venga con urgenza rimossa nelle forme e nei modi adeguati”. È quanto l’associazione “Scienza & vita”, riunitasi questa mattina in assemblea a Roma, chiede al presidente del Consiglio Romano Prodi e al ministro per l’Università e la Ricerca Fabio Mussi, a seguito della dichiarazione con cui ieri l’Italia, attraverso lo stesso Mussi, ha revocato la propria adesione alla “Dichiarazione etica” che sanciva la contrarietà del nostro Paese al finanziamento di programmi europei di ricerca sugli embrioni. In una dichiarazione diffusa a conclusione dell’incontro, i presidenti Bruno Dallapiccola e Maria Luisa Di Pietro ribadiscono “l’identità umana dell’embrione umano sin dalla fecondazione” e l’inammissibilità “della sperimentazione distruttiva” su di esso; sperimentazione che appare oltretutto “incerta” negli esiti, a fronte dei risultati terapeutici “assai positivi” forniti “dalle ricerche che utilizzano cellule staminali adulte”. “I fondi europei provengono anche da Stati membri il cui ordinamento non consente la sperimentazione embrionale – precisa ancora la nota – non è pertanto corretto il loro impiego nelle iniziative comunitarie che utilizzano vite umane”. Infine, “una decisione così grave avrebbe meritato la preventiva valutazione del Consiglio dei ministri. Sarebbe stato quanto mai opportuno – concludono Dallapiccola e Di Pietro – anche un preliminare ed esauriente dibattito in Parlamento”. Sir