Italia

Settimane sociali, tutto partì da Pistoia e Pisa

La schedaDalle ceneri dell’Opera dei congressi, sciolta da Pio X nel 1904 per il dissidio tra l’ala dei cattolici intransigenti e la corrente dei democratici cristiani, nacquero, tra il 1906 e il 1908, nuove organizzazioni cattoliche previste dall’enciclica Il fermo proposito dell’11 giugno 1905.Una di queste era l’Unione economico-sociale che ebbe il compito di promuovere la costituzione di associazioni professionali su base regionale, allo scopo di «preparare i lavoratori a partecipare, coscienti e organizzati, alla rappresentanza di classe, senza dimenticare il fine di ultimo di educare cristianamente il popolo». Sorse così l’Unione popolare, che diede avvio alle Settimane sociali dei cattolici d’Italia, finalizzate alla discussione di temi d’attualità per la società: dalla questione agraria alla condizione operaia, dalla legislazione sociale ai problemi della famiglia. La prima Settimana sociale si svolse a Pistoia, nel 1907. A prepararla fu Giuseppe Toniolo, sociologo ed economista, massimo esponente italiano della scuola etico-cristiana. Sotto la presidenza del cardinale Pietro Maffi, arcivescovo di Pisa, affrontò il tema «Movimento cattolico e azione sociale. Contratti di lavoro, cooperazione, organizzazione sindacale. Scuola».

Attente all’attualità, le Settimane hanno anticipato alcuni momenti di grande importanza storica per l’Italia, affiancando ai problemi strettamente sociali temi politici. Nell’aprile 1922, quando già si paventava l’avvento del fascismo, a Roma fu affrontato il tema dello Stato secondo la concezione cristiana.

Un profondo legame unisce la Toscana alle Settimane sociali. Nel primo periodo, dal 1907 al ’34, per due volte hanno fatto tappa a Firenze: nel 1909 («Legislazione sociale e problemi del lavoro. Cultura contemporanea, stampa, azione morale e sociale») e nel 1927 («Educazione cristiana»). Dopo una pausa di undici anni, il secondo periodo di questo importante appuntamento dei cattolici italiani, ripartì proprio dal capoluogo toscano nel 1945 con un tema, in quel momento, di grande attualità: «Costituzione e Costituente». Successivamente, con due argomenti ancora oggi di stretta attualità, fu la volta di Pisa nel ’54 («Famiglie di oggi e mondo sociale in trasformazione») e Siena nel ’62 («Le incidenze sociali dei mezzi audiovisivi»)

Il 1970 segnò la fine del secondo periodo. Le Settimane sociali furono nuovamente sospese dopo che a Brescia si era svolta la quarantesima. Furono riprese nel 1991, dal 2 al 5 aprile, a Roma con il tema «I cattolici italiani e la nuova giovinezza dell’Europa». Dopo la ripresa del terzo periodo, se n’è svolta un’altra a Torino, nel 1993, su «Identità nazionale, democrazia e bene comune». Nel novembre ’99 a Napoli i cattolici si sono interrogati su «Quale società civile per l’Italia di domani?». Adesso il è il turno di Bologna con un tema di stretta attualità: «La Democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri».Ennio CicaliLa scheda• Pistoia 1907: Movimento cattolico e azione sociale. Contratti di lavoro….• Brescia 1908: Questioni agrarie. Condizione operaia ed educazione….• Palermo 1908: Questioni del lavoro e dell’economia. Problemi agricoli….• Firenze 1909: Cattolicesimo Sociale ed economia moderna• Napoli 1910: Problemi della famiglia e della cultura• Assisi 1911: Organizzazione professionale• Venezia 1912: Le condizioni della scuola• Milano 1913: Le libertà civili dei cattolici• Roma 1920: La produzione nel regime di proprietà • Roma 1922: Lo stato secondo la concezione cristiana• Torino 1924: L’Autorità Sociale nella dottrina cattolica• Napoli 1925: Principi e direttive in ordine ai problemi politici….• Genova 1926: La famiglia cristiana • Firenze 1927: L’educazione cristiana • Milano 1928: La vera unità religiosa • Roma 1929: L’opera di S.S. Pio XI• Roma 1933: La carità• Padova 1934: La moralità professionale • Firenze 1945: Costituzione e costituente • Venezia 1946: I problemi del lavoro • Napoli 1947: I problemi della vita rurale • Milano 1948: La comunità internazionale • Bologna 1949: La sicurezza sociale • Genova 1951: L’organizzazione professionale• Torino 1952: L’impresa nell’economia contemporanea• Palermo 1953: I problemi della popolazione • Pisa 1954: Famiglie di oggi e mondo sociale in trasformazione• Trento 1955: Società e scuola • Bergamo 1956: Vita economica ed ordine morale• Cagliari 1957: Aspetti umani delle trasformazioni agrarie• Bari 1958: Le classi e l’evoluzione sociale• Padova 1959: L’impiego del tempo libero come attuale problema sociale• Reggio C. 1960: Le migrazioni interne e internazionali nel mondo• Como 1961: Solidarietà tra i popoli e stati di recente formazione• Siena 1962: Le incidenze sociali dei mezzi audiovisivi• Pescara 1964: Persone e bene comune nello stato contemporaneo• Udine 1965: Libere formazioni sociali nello stato contemporaneo • Salerno 1966: Sviluppo economico e ordine morale• Catania 1968: Diritti dell’uomo ed educazione al bene comune• Brescia 1970: Strutture della società industrializzata….• Roma 1991: I cattolici e la nuova giovinezza dell’Europa• Torino 1993: Identità nazionale, democrazia e bene comune• Napoli 1999: Quale società civile per l’Italia di domani?