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TUMORI AL SENO, CONGRESSO A FIRENZE; RAPPRESENTA 1/4 DI QUELLI FEMMINILI

In Italia il numero di nuovi casi di tumore al seno ha smesso di aumentare, anche se questa malattia rappresenta comunque un quarto dei cancri al femminile. Secondo le stime, ogni anno ci sono circa 37 mila nuovi casi (350 mila in totale le donne che oggi convivono con un tumore al seno) e 11 mila decessi (il 20% in meno rispetto alla seconda metà degli anni ’90). I dati arrivano dal congresso nazionale di senologia, in corso a Firenze fino a mercoledi’, e sono stati illustrati dall’oncologo Umberto Veronesi, dal direttore della scuola italiana di senologia Claudio Andreoli, organizzatore del congresso, e da Luigi Cataliotti, oncologo toscano e presidente del congresso. Secondo i Registri tumori italiani, è stato spiegato, c’é stata una curva in salita per quanto riguarda l’incidenza fino alla fine del secolo scorso, e poi un’evidente tendenza alla stabilizzazione, con 93 nuovi casi l’anno ogni 100 mila abitanti. “La mortalità si sta riducendo – ha confermato Veronesi – e anche la frequenza. Ora gli studiosi devono farsi carico della sofferenza femminile, riuscire a togliere il cancro dal cervello delle donne, oltre che dal corpo”. “Il tumore al seno – ha proseguito – incide infatti moltissimo nella psiche della donna malata: per questo diventa fondamentale il rapporto medico-paziente, ovvero la necessità di associare alle cure mediche il rispetto dei risvolti psicologici e umani”. Grande importanza in questo senso hanno la chirurgia conservativa e quella plastica. “Gli interventi conservativi – ha spiegato Cataliotti – sono oltre il 75% del totale, e i 2/3 sono trattati dal chirurgo plastico. Anche negli interventi demolitivi la quasi totalità delle pazienti richiede la ricostruzione”. “Bisogna far capire – ha aggiunto – che l’estetica non è un semplice accessorio ma una parte fondamentale della cura”. Molte donne si affidano anche al cosidetto ‘lipofilling’, con una ricostruzione della mammella che usa tessuto adiposo, normalmente recuperabile senza rischio. In Toscana, secondo gli ultimi dati disponibili del Registro tumori regionale, il tumore alla mammella ha rappresentato, dal 2000 al 2004, il 24,8% del totale delle diagnosi tumorali. Il cancro al seno, inoltre, è in regione la seconda causa di mortalità tra quelle tumorali dopo il colon retto, con il 15,4% del totale dei decessi. I nuovi casi nel 2004 sono stati oltre 3100 e l’anno successivo sono morte per questa malattia 758 donne. I dati arrivano sempre dal congresso nazionale di senologia, in corso a Firenze fino a mercoledì. Secondo quanto illustrato, per una donna toscana il rischio di sviluppare un tumore alla mammella, dalla nascita a 74 anni, è del 95 per mille, ovvero c’é un caso ogni 11 donne. L’incidenza del tumore è più elevata nelle donne con età superiore a 50 anni. Nel 2006 i ricoveri per questa malattia sono stati 8756.

Nelle regioni del Nord e del Centro dell’Italia, per una donna su due a cui viene diagnosticato un tumore al seno, la malattia è nello stadio precoce; nel Sud, per due su tre a cui viene diagnosticato il tumore, quest’ultimo è nella fase avanzata. I dati arrivano dallo studio ‘Impatto’, finanziato dal ministero della Salute e realizzato dall’Osservatorio nazionale screening e dall’Airtum (Registri tumori italiani) per accertare come lo sviluppo dello screening influisce sul trend del tumore. I dati, illustrati da Eugenio Paci del Centro per lo studio la prevenzione oncologica della Regione Toscana durante il congresso nazionale di senologia in corso fino a mercoledì a Firenze, dimostrano che una diagnosi tempestiva modifica la gravità della malattia, soprattutto dove i programmi di screening sono ben pubblicizzati. Ma ci sono, tra Nord e Sud Italia, ancora disparità, e nelle regioni meridionali solo una donna su tre partecipa a programmi organizzati. “Lo screening con mammografia – ha spiegato Luigi Cataliotti, oncologo toscano – viene effettuato a donne dai 50 ai 70 anni. Nostro prossimo obiettivo è anticiparlo a donne almeno 45/enni e posticiparlo oltre i 70 anni”.(ANSA)