Italia

Terremoto: Gentiloni, serve un miliardo, ma non possiamo aspettare superiori determinazioni Ue

Si tratta di eventi che hanno una «gravità in sé, con quattro scosse tutte rilevanti il 18 gennaio. Ma gravi anche per la concomitanza tra le scosse e una nevicata che non aveva precedenti da decenni. Per l’ulteriore concomitanza poi – ha aggiunto Gentiloni – con calamità gravissime che tutti ricordiamo. L’Italia non dimenticherà questo colpo che è stato inferto a una parte così rilevante di questo territorio. Ma oltre a non dimenticare l’Italia deve reagire con decisione. Con un obiettivo molto semplice: mettere in campo tutte le norme e le iniziative necessarie per accelerare i percorsi sia di emergenza che di ricostruzione».

«La percezione di gravità che questo periodo ha dato ai nostri concittadini – ha detto il premier – dopo quello che era accaduto in agosto e alla fine di ottobre, è una percezione molto seria. Siamo di fronte purtroppo a una sequenza che ha provato le popolazioni di queste regioni di cui non dobbiamo sottovalutare la gravità e anche gli effetti che può produrre sul piano psicologico. C’è bisogno che il Paese intero, a cominciare da noi, dal governo e con tutte le istituzioni, il Parlamento, l’Unione europea, tutti abbiano la consapevolezza dell’importanza di quello che è accaduto e della necessità di rispondere in modo adeguato».

«Accelerare di fronte a una situazione difficile, evitare strozzature burocratiche e prevenirle se possibile». Sono i due principali obiettivi del dl terremoto, che proroga le misure già previste dopo i precedenti terremoti di «cassa integrazione, busta paga pesante, introduzione anticipata di norme a favore della povertà, meccanismi di sospensione dei pagamenti di tributi e agevolazioni fiscali», ha precisato Gentiloni, che ha aggiunto, rispondendo a una domanda sullo stanziamento di risorse necessarie per il dl terremoto: «Non abbiamo un conto esatto dell’ammontare delle risorse. Sono molto, molto consistenti. Sono diverse centinaia di milioni».

«Innanzitutto il governo e innanzitutto il presidente del Consiglio – ha affermato ancora Gentiloni – si assumerà la responsabilità di cercare di contribuire attraverso la presenza costante sul territorio, e qui a Palazzo Chigi, di verifica coi responsabili dell’emergenza, della ricostruzione a livello regionale, perché deve essere chiaro a tutti i nostri concittadini che questa è davvero la nostra priorità alla quale intendiamo rispondere oggi nell’emergenza e con il lavoro dei prossimi mesi». Il governo ha «l’obiettivo di rilanciare, non solo di conservare, un patrimonio che è straordinario ma anche di rilanciare lo sviluppo, la vocazione del territorio e di ridare fiducia al territorio. Non sarà facile ma è un impresa che l’Italia con il gioco di squadra e l’impegno di tutte le istituzioni può portare avanti. Questi cittadini meritano da parte nostra.

«Abbiamo fatto sforzi notevoli dopo la prima scossa di fine agosto, ne abbiamo fatti altri dopo la scossa di fine ottobre, ne stiamo facendo di ulteriori dopo le scosse del 18 gennaio. Abbiamo risorse nella legge di bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori con questo decreto», ha spiegato il premier a proposito dell’ammontare di risorse necessarie per far fronte all’emergenza terremoto. «Nella lettera che il ministro dell’Economia ha mandato a Bruxelles per rispondere alla necessità dell’aggiustamento che la commissione chiedeva abbiamo già anticipato che sono necessarie ulteriori risorse. Nella lettera di Padoan si parla di almeno 1 miliardo. Intanto, però, non è che possiamo aspettare chissà quali superiori determinazioni. Noi decidiamo, ci prendiamo le nostre responsabilità. Cerchiamo di rispondere nel modo migliore possibile alla situazione che si è creata», ha aggiunto il premier.