Italia

Terremoto: don Sabatini (Ascoli), «situazione di panico, portiamo cibo e spaliamo neve»

«Siamo in una situazione di panico. I riflettori sono altrove ma noi abbiamo decine di frazioni completamente isolate nel comune di Ascoli Piceno, con tre metri di neve che formano un muro invalicabile. Le persone sono da due giorni senza elettricità, acqua e cibo e non rispondono al telefono». Don Paolo Sabatini, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Ascoli Piceno, racconta al Sir la situazione nella zona colpita dal sisma di ieri e aggravata dalla neve, tanto che la diocesi ha fatto arrivare da Pesaro due turbine per togliere la neve ad Acquasanta terme e nelle frazioni di Ascoli. Nella sola Acquasanta terme solo 2 frazioni su 56 frazioni sono raggiungibili, Centrale e Paggese. «Dove non arriva lo Stato la Chiesa cerca di sopperire e intervenire – dice don Sabatini, che sta cercando di raggiungere le frazioni più isolate insieme al vescovo D’Ercole -. Stiamo contattando costantemente i sindaci per chiedere com’è la situazione. Ieri il sindaco di Acquasanta ci ha chiesto di cercare i mezzi per aiutarli e ora sono in azione. Stamattina con altri volontari siamo andati a soccorrere delle famiglie. Abbiamo portato cibo ad una famiglia e spalato la neve». Tutte le parrocchie e le Caritas, nonostante le difficoltà, sono mobilitate con i loro volontari. «I bambini negli alberghi sono terrorizzati – spiega-, li stavamo già seguendo da mesi con un progetto. Siamo andati a trovarli per far loro compagnia, siamo stati con le famiglie. Stanotte ho dormito anch’io in albergo perché a casa è impossibile. Le scosse erano fortissime, la neve e il terremoto insieme ti fanno sentire veramente impotente, non riesci a far nulla».