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VIMINALE, IN CASO SCIOGLIMENTO CAMERE VOTO ENTI LOCALI ENTRO 15 GIUGNO

Nell’ipotesi di scioglimento anticipato delle Camere Ministero dell’Interno e Anci concordano sull’opportunità di un provvedimento d’urgenza per consentire, laddove necessario, elezioni amministrative entro il 15 giugno evitando così il commissariamento di quei comuni i cui sindaci si candideranno alle elezioni politiche. Lo comunica il Viminale precisando che comunque per il momento “l’ipotesi di scioglimento anticipato delle Camere non si pone”. Il Viminale ricorda che “l’articolo 7 del testo unico sulle elezioni politiche prevede che i sindaci che intendono candidarsi si dimettano entro i 7 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto”. “Alle loro dimissioni segue lo scioglimento dei rispettivi Consigli comunali e la nomina di un Commissario sino alle nuove elezioni locali”. “Nel caso che il decreto di scioglimento intervenga dopo il 24 febbraio – sottolinea il Viminale – le predette elezioni locali, a norma dell’articolo 2 della legge n.182 del 7 giugno 1991, vanno all’anno successivo”. “Per evitare che ciò accada, e che quindi vi siano numerosi Comuni che rimangano per oltre un anno sotto gestione commissariale, con chiara ferita del principio democratico – riferisce il ministero dell’Interno – già in passato si è provveduto con un atto legislativo di urgenza che ha consentito di far svolgere le elezioni locali entro il 15 giugno del medesimo anno”. (ANSA).