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VOLONTARIATO, FOCSIV: NO AL TAGLIO DEI FONDI PER I CENTRI DI SERVIZIO

“No al taglio dei fondi per i centri di servizio per il volontariato”: lo chiede oggi Volontari nel mondo-Focsiv, a proposito del decreto legge sullo sviluppo economico, sociale e territoriale discusso lo scorso venerdì 11 marzo dal Consiglio dei Ministri. Il decreto include alcune norme che modificano l’articolo 15 della 266/91, legge quadro del volontariato. Le modifiche proposte per l’art. 15, già oggetto di una riforma non concordata con l’Osservatorio Nazionale del Volontariato, porterebbero ad una riduzione del 50% dell’attività dei Centri di Servizio per il Volontariato.

“Dimezzare i fondi destinati ai Csv, già a rischio di riduzione a seguito di una norma dell’allora Ministro Visco”, sottolinea Sergio Marelli, Direttore Generale di Volontari nel mondo – Focsiv, “significa ridurre drasticamente le risorse destinate alle iniziative volte a promuovere e sostenere il volontariato e, di conseguenza, i servizi offerti ai cittadini”.

Il Governo giustifica questa decisione affermando che parte dei finanziamenti sottratti alla gestione dei Csv andrebbero a sostegno dei programmi di servizio civile volontario. La stessa Focsiv però, fra i maggiori “beneficiari” del servizio civile volontario, concorda con quanto dichiarato dalla Consulta del Volontariato secondo cui questo importante strumento destinato ai giovani deve essere considerato una “priorità nazionale” finanziata da enti pubblici, senza sottrarre ulteriori risorse al mondo del volontariato. “Una posizione – ricorda Marelli, “condivisa anche dalle stesse Fondazioni Bancarie”.

“Chiediamo dunque ai rappresentanti delle parti politiche – conclude – che esercitino la dovuta pressione sul Governo affinché la conversione in legge del decreto non metta a repentaglio il funzionamento e l’esistenza stessa dei Centri di Servizio per il Volontario”. Sir