Lettere in redazione

I ritardi nella consegna del giornale

Da oltre un mese e mezzo ormai ricevo il settimanale «Toscana Oggi» mediamente al mercoledì o giovedì della settimana successiva alla sua uscita, con punte di ritardo anche superiori; quando, cioè, ho ormai perso anche l’interesse alla lettura di un giornale che è essenzialmente di informazione.

L’ultimo numero ricevuto ad oggi (22 febbraio, ndr) è quello dell’edizione del 13 febbraio, ricevuto ieri 21 febbraio quando già avrei dovuto ricevere l’edizione del 20 febbraio che, ricordo per Poste Italiane, viene consegnato per la spedizione al giovedì precedente la data di uscita (così almeno sostiene l’Editore). Non è l’unico caso di disservizio postale: ieri ho ricevuto corrispondenza dopo che da circa 8 giorni non ricevevo alcunchè, anche corrispondenza importante, anche contenente scadenze giunte al limite massimo.

Non è mia abitudine reclamare, ma poiché ultimamente ho dovuto reclamare per disservizi anche presso il centro di smistamento locale (raccomandate di cui è stato lasciato l’avviso quando in casa c’era persona idonea a ritirare la corrispondenza…) e poiché molte delle pubblicazioni a cui sono abbonato ormai giungono con un impressionante ritardo rispetto alla data prevista sono a segnalare alla Direzione Provinciale di Poste Italiane spa il problema, precisandovi che, come ormai sto cercando di fare il più possibile, cercherò di togliervi ogni disturbo eliminando laddove possibile il servizio postale per ciò che devo ricevere sostituendolo con il più sicuro servizio elettronico o di corrieraggio privato.

Una precisazione: le pubblicità di Leclerc, Mondo Convenienza, Media Wordl e altri arrivano: sempre, puntuali, impressionantemente precise il giorno prima dell’inizio dell’offerta. Che sia un caso?

Per l’Editore di «Toscana Oggi» che mi legge per conoscenza: Le chiedo cortesemente se è possibile (anche con eventuale supplemento di abbonamento) attivare l’edizione on line, l’unica che manterrò per il prossimo anno con, ritengo, soddisfazione di entrambi: mia, perché potrò leggermi il nostro giornale in tempo giusto e in modo anche più ampio di oggi, Vostra perché sicuramente i vostri costi scenderanno, mancando stampa e spedizione; avevo mantenuto la cartacea per quest’anno con l’illusione, forse cristiana, forse lievemente socialdemocratica che da sempre ho, di contribuire in questo modo a mantenere dei posti di lavoro (tipografia e addetti al recapito) con tale edizione. Ho sbagliato. E non per i tipografi.

Valter GhiloniBarga (Lucca)

Pubblichiamo questa lettera indirizzata alla Direzione provinciale di Lucca di Poste italiane e inviata a noi per conoscenza. Lo facciamo per dire di un disagio avvertito e segnalato da moltissimi lettori, che è anche il nostro disagio di fronte ad una situazione in cui ci sentiamo praticamente impotenti. E non è che non abbiamo fatto il possibile per trovare una soluzione. Tutt’altro.

Abbiamo anche anticipato la chiusura delle pagine regionali e anticipato complessivamente i tempi di stampa e di consegna del giornale alle Poste. Ma non è bastato. Abbiamo cercato alternative alle Poste, ma non sono percorribili per i costi troppo alti. Abbiamo varato la versione on line per venire incontro almeno ad una parte di lettori…

Non ci rimarrà che anticipare ulteriormente la chiusura, la stampa e la consegna alle Poste, snaturando così un settimanale cattolico concepito, proprio in quanto cattolico, per uscire tra le due domeniche: raccontando i fatti della domenica precedente e annunciando quelli della domenica successiva.

Andrea Fagioli