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Africa: è allarme ebola nella zona occidentale, 888 casi di cui 539 mortali

L'epidemia di Ebola in Africa occidentale «sta prendendo proporzioni inquietanti e con la porosità delle frontiere rischia di propagarsi nella regione», andando oltre le frontiere di Guinea Conakry, Liberia e Sierra Leone, i tre Paesi dove ne sono stati segnalati casi (888, di cui 539 mortali, secondo i dati diffusi dall'Oms il 10 giugno).

A lanciare l’allarme è Mustapha Diallo, portavoce regionale della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ficr), e la preoccupazione è condivisa dal dottor Saverio Bellizzi, epidemiologo dell’organizzazione non governativa Medici senza frontiere (Msf). Il medico parla di «epidemia fuori controllo», destinata a durare «almeno fino a novembre-dicembre». Il vertice interministeriale che il 2 e 3 luglio si è svolto ad Accra, in Ghana, tra le autorità della regione e i partner sanitari, ha ribadito la centralità della sensibilizzazione delle comunità locali per rispondere all’epidemia. È necessario il coinvolgimento di capi tradizionali e dei guaritori a cui, nota il dott. Bellizzi «la gente si rivolge – per determinati tipi di patologie – più che ai centri sanitari». Dove è stato applicato, l’approccio coordinato ha già portato risultati: nel sud della Guinea il tasso di mortalità è calato al 25%, rispetto al 90% atteso in assenza di cure.