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Armi nucleari: Messico, al via conferenza internazionale per la messa al bando

«Questa conferenza dimostrerà che il mondo non sarebbe in grado di riprendersi dopo una guerra nucleare». Tilman Ruff, co-presidente della Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari (Ican) a cui hanno aderito 92 Paesi e 359 associazioni non governative, sottolinea in una nota l'obiettivo della Seconda conferenza internazionale sull'impatto umanitario delle armi nucleari, che si apre oggi a Nayarit in Messico.

Dell’Ican fa parte anche la Rete italiana per il disarmo, che ha come rappresentante sul posto Lisa Pelletti Clark dell’associazione ‘Beati i costruttori di pace’. «L’Italia – spiega Pelletti Clark – è rimasta ai margini in questo percorso, mentre noi crediamo che potrebbe avere un ruolo di grande importanza: se l’Italia si facesse portavoce del movimento degli stati che lavorano per il disarmo nucleare ne guadagnerebbe in prestigio». Anche perché dalla conferenza, secondo gli organizzatori, emergeranno dati inoppugnabili: «Le prove – afferma Beatrice Fihn, rappresentante Ican – che dovremo discutere qui mostrano chiaramente che le armi nucleari sono una minaccia per la sicurezza e la sopravvivenza di tutti gli esseri umani. Questa conferenza dovrà segnare il punto di non ritorno. Da qui in poi il compito passa ai governi… non possono ascoltare tutte queste informazioni, con dati provati, e non agire».