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Attacchi in Spagna: la condanna delle Chiese cristiane (Wcc) e del Primate anglicano

La ferma condanna di ogni forma di violenza, la preghiera per le vittime e l'invito a essere uniti di fornte agli attacchi terroristici in un comunicato del Consiglio mondiale delle Chiese. Il primate anglicano ha espresso in un tweet il grande dolore per quanto accaduta a Barcellona.

«Rimanere uniti di fronte ad attacchi terroristici che non possiamo capire o prevedere». È l’invito lanciato questa mattina dal segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), reverendo Olav Fykse Tveit, che ha chiesto «la fine degli attacchi contro persone innocenti» e che si levi «una voce unita per la giustizia e la pace in tutto il mondo». «Viviamo in un tempo pericoloso», scrive Tveit in un comunicato. «Quello di cui possiamo essere sicuri è che il Dio della vita vuole che tutti godano la pienezza della vita allo stesso modo». E dopo aver espresso le proprie condoglianze e la vicinanza di tutte le Chiese cristiane nel mondo al popolo spagnolo, il pensiero di Tveit va a tutti coloro che stanno vivendo «sentimenti di dolore e paura»: «In questi tempi dolorosi – scrive – dobbiamo farci prossimi gli uni con gli altri perché la speranza può crescere e rafforzarsi solo se rimaniamo uniti».

Anche l’Inghilterra vive con grande dolore e choc l’attentato di Barcellona. È l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ad esprimere in un tweet questi sentimenti. «Grande dolore – si legge – per coloro che sono stati colpiti dall’attacco a Bercellona. Cristo dia luce e pace ai defunti e speranza ai feriti». Era il 22 marzo quando un uomo si è lanciato a tutta velocità con un Suv lungo il Westminster Bridge, travolgendo molte persone, per poi finire la sua corsa proprio davanti a uno degli ingressi del Parlamento. Il bilancio fu di cinque morti e 40 feriti.

Il 4 giugno un veicolo piomba sul London Bridge, sterzando per travolgere alcuni passanti. Tre gli attentatori (di cui uno con nazionalità italiana) che, in otto minuti di terrore e al grido di «Questo è per Allah», provocano la morte di 8 persone e il ferimento di una cinquantina. Il 19 giugno, torna la paura a Londra: un furgone falcia diversi pedoni all’esterno di una moschea nei pressi di Finsbury Park. In questo caso però l’attentatore ha agito in odio contro i musulmani.