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Attentati Francia, card. Bagnasco: «Occidente sempre più appiattito verso il nulla»

Presentando oggi a Genova la nomina del nuovo vescovo ausiliario, mons. Anselmi, il presidente della Conferenza episcopale italiana è intervenuto sui recenti attentati in Francia.

I terroristi «sono perdenti perché la storia non può essere fermata» e la loro «brutalità esibita» serve «per spaventare perché loro sono spaventati dalla storia». Nello stesso tempo, però, l’occidente «deve imparare meglio cosa vuol dire essere liberi» e comprendere che «la cultura occidentale si sta svuotando sempre di più». Però «dove c’è il vuoto, qualcosa arriva», «quando c’è il nulla, ideologie forti anche se turpi possono avere buon gioco». Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, in merito ai recenti attentati terroristici in Francia e, più in generale, alla diffusione del terrorismo a livello internazionale. Sui recenti fatti di Parigi, il cardinale è intervenuto stamani a Genova a margine della presentazione del nuovo vescovo ausiliare monsignor Nicolò Anselmi ed ha ribadito che «tutto il mondo deve sentirsi colpito, consapevole che questi barbari, questi uomini brutali sanno che la storia non si può fermare e quindi sono di per sé perdenti perché la storia della cultura, delle idee, dei valori, delle giuste libertà non può essere fermata da nessuna violenza e da nessuna brutalità».

Quanto è accaduto, per il cardinale, «ci deve insegnare la vera convivenza e la vera libertà, una libertà densa di valori, non per se stessa, acritica». Una libertà «non autoreferenziale all’individuo, quindi una vera libertà ed anche il rispetto per tutti». Infatti, «l’occidente deve imparare molto meglio cosa vuol dire essere liberi nel rispetto». Inoltre, «la cultura occidentale si sta svuotando sempre di più e laddove la cultura si svuota è l’anima di popoli che si svuota e, allora, ideologie turpi, fanatiche, fondamentaliste e brutali, che disprezzano la vita umana, possono presentarsi in modo suggestivo all’anima di persone vuote». Tali ideologie possono «avere un fascino, anche se truce e turpe, ma qualche cosa» in esse, «in qualche modo, può apparire degno di essere addirittura meritevole della propria vita». Si tratta, ha concluso, di «un dinamismo sui cui l’occidente deve riflettere» perché «dove c’è il vuoto, qualcosa arriva». Per questo, «bisogna creare la pienezza di ideali, di valori veri». Al contrario, «l’occidente si è sempre più appiattito verso il nulla e quando c’è il nulla, ideologie forti anche se turpi possono avere buon gioco».