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Bolivia: dai Vescovi condanna e rammarico per violenza nel carcere di Palmasola

Condanna e rammarico per la violenza ma anche critiche e preoccupazioni per il sovraffollamento di detenuti nelle carceri: è quanto hanno espresso oggi i vescovi boliviani in un comunicato che stigmatizza la violenza esplosa ieri, nel carcere di Palmasola, nella città di Santa Cruz, che ha portato a oltre 30 morti (fra i quali un bambino) e numerosi feriti.

Secondo le ricostruzioni della polizia, si è trattato di una lite fra detenuti che è sfociata nell’incendio di una sezione del carcere, che ospita oltre 5.000 detenuti. La Chiesa boliviana, in un nota ufficiale inviata all’Agenzia Fides, “condanna la violenza, da qualunque parte provenga e in tutte le sue forme. I boliviani devono perseverare nel dialogo responsabile e nella pratica del perdono e della riconciliazione tra fratelli”, si legge.

“Questi eventi – prosegue la nota firmata monsignor Eugenio Scarpellini, segretario generale della Conferenza episcopale boliviana – evidenziano ancora una volta la carenza di infrastrutture e il grave sovraffollamento carcerario, che può essere un innesco potente per la violenza e per tragedie come questa”. I vescovi esprimono alle autorità del governo “piena disponibilità a fornire assistenza tempestiva per le riforme necessarie al sistema giudiziario e carcerario, al fine di affrontare le cause strutturali di tali eventi”.