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CRISI USA-IRAQ: DELEGAZIONE DI CARITAS INTERNATIONALIS A BAGHDAD

Una delegazione di Caritas internationalis – la confederazione alla quale aderiscono 154 organizzazioni di 198 Paesi, tra cui Caritas Italiana – si recherà in Iraq dal 20 al 27 ottobre per esprimere solidarietà alla popolazione irachena, provata da anni di sofferenze. La missione, composta da otto membri, toccherà Baghdad e diverse aree del Paese, con il duplice proposito di “raccogliere testimonianze fra gli iracheni a proposito della loro condizione e dei loro bisogni – spiega la Caritas italiana – e di valutare quali conseguenze umanitarie si determinerebbero in caso di guerra”. Inoltre affiancherà Caritas Iraq nella preparazione dei programmi di intervento “con cui affrontare l’eventuale emergenza bellica”; particolare attenzione verrà dedicata alle iniziative nel settore sanitario e della potabilizzazione dell’acqua. In questi ambiti si sono sviluppate, a partire dal ’92, le iniziative di Caritas Italiana a sostegno dell’azione della Confrérie de la Charité-Caritas Iraq, un’organizzazione con circa 80 operatori e una quindicina di centri sparsi in tutto il Paese. Caritas italiana ha finanziato progetti per l’aiuto alimentare a 14 mila famiglie, acqua potabile a 400 mila persone e assistenza medica a 6 mila soggetti vulnerabili.

In concomitanza con la discussione in atto nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla questione irachena, Caritas italiana ribadisce inoltre “il suo dissenso nei confronti dell’ipotesi di guerra preventiva in Iraq e la necessità di premere per vie diplomatiche sulle autorità di Bagdad perché rispettino le risoluzioni Onu”. E ricorda che anche i vescovi Usa hanno inviato al presidente George Bush, nelle scorse settimane, una lettera contro la guerra.