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Carestia in Africa: le Ong della rete «Agire», 30 milioni senza cibo e acqua

In Africa è in corso la più grave crisi alimentare dal secondo dopoguerra, 30 milioni di persone in Sud Sudan, nel bacino del Lago Ciad e in Corno d’Africa, che non hanno cibo e acqua sufficienti per sopravvivere a causa di siccità, guerre e mancati aiuti dei governi.

Più di 1,5 milioni di bambini dell’area sono a rischio imminente di morte per denutrizione, malnutrizione e malattie correlate.Se non si interviene con urgenza più di 1,5 milioni di bambini dell’area rischiano di morire per denutrizione. Per questo «Agire» la rete di Ong per l’emergenza (ActionAid, Amref, Cesvi, Coopi, Oxfam e Vis), lancia la campagna «Non senza di te» per informare e sostenere il lavoro umanitario nei Paesi più colpiti. L’obiettivo è salvare almeno 500mila persone tra quelle più in pericolo. La crisi di oggi è la premessa per nuovi flussi migratori di persone in fuga da carestia e morte certa. «Si tratta dei Paesi africani da cui provengono buona parte dei profughi che arrivano in Europa. Si dice spesso ‘aiutiamoli a casa loro’. Questo è il momento di farlo, urgentemente!» spiega Alessandra Fantuzi, coordinatrice di Agire.

La campagna serve ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della crisi, ancora ignorata in Italia, e sostenere gli interventi umanitari delle Ong del network nei Paesi più colpiti. «Non senza di te» è «un appello diretto delle vittime della crisi a non essere lasciate sole».