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Caritas, allarme piogge e alluvioni in Bosnia-Erzegovina e Serbia

Violente piogge ed alluvioni stanno colpendo in questi giorni la Bosnia-Erzegovina e la Serbia. A lanciare l'allarme è la Caritas, segnalando che in Bosnia-Erzegovina «le precipitazioni più abbondanti degli ultimi 120 anni hanno causato delle esondazioni imprevedibili in molte zone del Paese.

La situazione è resa ancor più difficile dal forte vento, mentre i metereologi prevedono che le precipitazioni non cesseranno che a partire dalla prossima settimana». La situazione più critica si ha nelle aree circostanti le città di Sarajevo, Zenica, Doboj, Tuzla. Richieste di aiuto arrivano anche da Bjielina, Èelinac, Kotor Varoš e tutta la regione percorsa dal fiume Sana. «Si registra un record assoluto nel livello delle acque e dei fiumi», si legge nella nota: «Nelle scuole le lezioni sono sospese, mentre molte aziende hanno dovuto subire chiusure temporanee forzate». In base alle notizie riportate dalla stampa locale, molte città e paesi sono rimasti senz’acqua ed energia elettrica, mentre la Protezione Civile, gli ospedali, l’esercito, i vigili del fuoco e la polizia stanno facendo il possibile per aiutare i cittadini in difficoltà.

La Caritas Bosnia-Erzegovina, su indicazione del presidente, monsignor Franjo Komarica, si è subito attivata in soccorso delle popolazioni alluvionate. Gli operatori e volontari delle Caritas parrocchiali forniscono aiuti dove possibile. I bisogni maggiori riguardano acqua potabile, generi alimentari, candele, stivali, prodotti per l’igiene personale. Anche in Serbia la situazione continua a peggiorare di minuto in minuto: le aree più critiche sono quelle della regione Kolubara e Macva, dove si trovano le città di Sabac e Valjevo. A Sabac, già fortemente colpita, c‘è il pericolo di esondazione del fiume Sava che potrebbe sommergere l‘intera città. Le due Caritas cali di Sabac e Valjevo si sono attivate per aiutare la popolazione e sostenere le istituzioni con le risorse che hanno, soprattutto distribuendo vestiti asciutti e cibo e visitando gli anziani che vivono soli. Il direttore di Caritas Sabac, Mika, ha fatto un appello per la raccolta urgente di acqua, cibo in scatola e coperte. A Sabac anche la mensa per i poveri è stata sommersa dall‘acqua.